Ventunesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2025 spegne 126 candeline. Ecco i principali argomenti trattati sul giornale in edicola da venerdì 30 maggio 2025.
Professore condannato a tre anni per atti sessuali con due studentesse
E’ stato condannato a tre anni il professore di una scuola superiore accusato di aver avuto rapporti sessuali con due studentesse minorenni. Tre anni, questa la pena inflitta dal giudice in un processo con rito abbreviato e con giudizio immediato, quattro mesi in meno rispetto alle richieste del pm Greco.
Una vicenda venuta alla luce grazie alla collaborazione della scuola che, dopo aver raccolto le confidenze di una delle due vittime, ha di fatto scattare le indagini.
In aula l’imputato, un professore proveniente da un’altra regione e allontanato dall’insegnamento (si trova ancora ai domiciliari, ndr) ha scelto di non parlare. La sua versione è stata esclusivamente affidata ai due interrogatori in cui sarebbero state fatte solo parziali ammissioni. Durante le indagini, invece, le due vittime, 15 e 16 anni, hanno raccontato la loro versione, con l’ausilio di psicologi, e pare che sia emersa anche la testimonianza di un altro prof, coinquilino dell’imputato, che avrebbe saputo tutto.
E’ necessario disarmare la comunicazione
Rileggendo in questi giorni il messaggio di papa Francesco per la 59ª Giornata Mondiale per le Comunicazioni Sociali si coglie un segnale profeticamente attuale: è necessario “disarmare” la comunicazione, purificarla dall’aggressività, riscoprire il valore dell’essere operatori della comunicazione che credono ancora nella loro missione e non accettano di divenire strumenti di un sistema che invita a mettere da parte (per calcoli di potere) la verità e la cura gli uni degli altri. “Troppo spesso oggi la comunicazione non genera speranza, ma paura e disperazione, pregiudizio e rancore, fanatismo e addirittura odio. Troppe volte essa semplifica la realtà per suscitare reazioni istintive; usa la parola come una lama; si serve persino di informazioni false o deformate ad arte per lanciare messaggi destinati a eccitare gli animi, a provocare, a ferire”.
In altre parole, siamo in presenza di altrettanti atteggiamenti che non costruiscono sentimenti di pace, ma al contrario segnano il “male” del nostro presente. Messaggio ripreso da Papa Leone XIV in sintonia perfetta con Papa Francesco quando ricorda a tutti gli operatori della comunicazione di disarmare la comunicazione e di optare per una comunicazione di pace. “No alla guerra delle parole e delle immagini – ha detto il Santo Padre nella prima udienza pubblica concessa ai giornalisti – oggi è necessario scegliere con consapevolezza e coraggio la strada di una comunicazione di pace”.
“Disarmiamo la comunicazione da ogni pregiudizio, rancore, fanatismo e odio; purifichiamola dall’aggressività” è il segnale di continuità di Papa Leone con Papa Francesco, “non serve una comunicazione fragorosa, muscolare, ma piuttosto una comunicazione capace di ascolto, una comunicazione per dare voce ai deboli che non hanno voce. Disarmiamo le parole e contribuiremo a disarmare la Terra”.
Un messaggio sociale che non ha confini di parte e deve vedere più protagonisti e meno spettatori perché, come ha scandito Papa Leone nell’udienza di mercoledì scorso: “Prima di essere credenti, siamo chiamati a essere umani” e tutti abbiamo il nostro “bit” da spendere per un oggi di pace perché domani, forse, è troppo tardi.
Il 2 giugno è la festa della Repubblica
Piazza San Secondo è pronta ad accogliere il tricolore. Si svolgeranno infatti all’ombra della Collegiata di San Secondo le celebrazioni per il 2 giugno, 79° anniversario della Fondazione della Repubblica Italiana. I festeggiamenti prenderanno il via alle 9.45 con l’afflusso delle autorità. Alle 10.30 inizio della cerimonia, alle 10.45 alzabandiera e onore ai gonfaloni. Nel corso delle celebrazioni ci sarà la cerimonia di consegna delle onorificenze al Merito della Repubblica Italiana. Alle 21, nei giardini di palazzo Alfieri il concerto della banda “G.Cotti”.
Le generazioni a Passepartout
Generazioni. E’ questo il tema scelto per la nuova edizione di Passepartout, la rassegna organizzata dalla Biblioteca Astense in programma da martedì 3 a domenica 8 giugno.
“Vediamo se riusciamo a far riscoprire la bellezza del dialogo tra giovani e adulti”, auspica Alberto Sinigaglia, direttore scientifico del festival.
Ad aprire le danze, alle 18 di martedì l’inviato del Tg1 Alessandro Cassieri che affronterà la delicata questione dell’Ucraina. Alle 21 si rifletterà sui nuovi scenari mondiali con Alan Friedman e Andrea Malaguti.
Mercoledì giornata interamente dedicata alle donne sul ponte di comando mentre giovedì salirà sul palco l’accademico dell’Accademia della Crusca Michele Cortelazzo (alle 18) mentre alle 21 spazio all’ex presidente della Consulta Giovanni Maria Flick e all’avvocato Luigi Chiappeto che affronteranno il tema della crescita partendo dalla Costituzione.
Tutto pronto per la StraAsti
Anche quest’anno piazza Alfieri sarà il luogo di partenza e di arrivo della “StraAsti”, la corsa/camminata non competitiva in programma questa sera. La partenza è prevista tra le 20.30 e le 20.45, appena conclusa la serie delle premiazioni. E’ ancora possibile iscriversi oggi, fino a pochi minuti prima dello start, al costo di 9 euro.
Focus
Perché l’8 e il 9 giugno bisogna recarsi alle urne per il referendum.
Vita Ecclesiale
Quest’autunno papa Leone potrebbe fare visita al Patriarca Bartolomeo.
Comunità Viva
Dove e quando i centri estivi in diocesi.
Paesi
Piovà Massaia in festa con la 12ª edizione di Profumata-Menta.