Ventitreesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2025 spegne 126 candeline. Ecco i principali argomenti trattati sul giornale in edicola da venerdì 13 giugno 2025.
Una visione autoritaria dei rapporti tra Stato e cittadino
Quattordici nuove fattispecie di reato e nove aggravanti. Fra le novità più significative del dl Sicurezza approvato il 4 giugno in Senato con 109 voti favorevoli e poi convertito in legge con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 9 giugno, troviamo i reati di “occupazione abusiva” di immobili e “rivolta” in carcere, oltre all’inasprimento delle pene per blocchi stradali e ferroviari. La legge introduce inoltre nuove sanzioni per le lesioni personali a un agente di polizia o militare, con pene più severe in base alla gravità delle lesioni.
Una misura tra le più discusse degli ultimi tempi, che fa leva sulla repressione e l’inasprimento delle pene.
Ne abbiamo parlato con Giovanni Maria Flick, ministro della Giustizia nel primo governo Prodi, già presidente della Corte Costituzionale e oggi professore emerito di Diritto Penale alla Luiss di Roma: “Stiamo assistendo negli ultimi tre anni a una proliferazione incontrollata di nuovi reati e aggravanti introdotti al fine di rispondere a contingenze quotidiane e a fatti divenuti di dominio pubblico per via della narrazione mediatica. Chi propone questa idea di politica criminale, afferma di voler intervenire su fenomeni particolarmente allarmanti e percepiti come tali dalla collettività. In realtà si sfruttano le tensioni morali del momento per convenienza elettorale e si alimenta la percezione di insicurezza sociale”, ha detto.
Bambini strattonati e derisi in un asilo, sospese due educatrici
Bimbi strattonati, derisi e costretti a vivere in un clima di costanti vessazioni e umiliazioni. Ma anche castighi immotivati, urla e insulti, a volte a sfondo razziale, e alimenti presi dalla spazzatura dati da mangiare. È ciò che hanno documentato i carabinieri della Compagnia di Asti, su disposizione della Procura della Repubblica, nei locali dell’asilo paritario l’”Albero dei Ragazzi”, in via Ventura, criticità che a onor di cronaca sarebbero rilevate solo nelle aree destinate a ospitare i bambini in età prescolare. A cristallizzare i fatti le immagini delle microspie installate dai militari all’interno della struttura. Dai filmati emergerebbe che alcuni bimbi sono stati strattonati per evitare che si allontanassero dal loro posto a tavola, altri sarebbero stati costretti a stare seduti a terra in un angolino.
Tali registrazioni restituiscono quindi un clima all’interno della struttura tutt’altro che protettivo e stimolante, in cui le maestre, con metodi bruschi, fatti di continue urla e insulti, talvolta anche a sfondo razziale (un bimbo di origine albanese viene apostrofato con epiteti oltraggiosi, mentre un altro di colore viene ripetutamente chiamato “zulu”) sembrano voler impedire ai bimbi di dare sfogo al più fondamentale istinto per un bimbo in tenera età: quello per il gioco.
Le indagini hanno inoltre rilevato episodi quantomeno discutibili sotto il profilo igienico-sanitario: a una bimba sarebbe stato somministrato un alimento prelevato dalla spazzatura; una delle maestre avrebbe frugato negli zainetti per “prelevare” e “assaggiare” (a volte con le mani, a volte con le posate personali dei bimbi stessi) le pietanze preparate dalle mamme per i propri figli.
Preso atto delle circostanze il gip del Tribunale di Asti, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso, nei riguardi di due delle educatrici, una misura cautelare di interdizione temporanea a esercitare l’attività di insegnante nelle scuole di ogni ordine e grado per il reato di maltrattamenti in concorso nei confronti dei minori a loro affidati.
L’insuccesso del referendum: di chi la colpa?
Asti non si sottrae al trend nazionale dell’esito referendario. I votanti nel fine settimana elettorale sono stati il 31,6% in ambito provinciale, risultato speculare rispetto al dato nazionale; la percentuale che, ma di poco (32,9%) restringendo lo sguardo su Asti città.
Quorum bucato dunque ed esiti inefficaci, con buona pace delle tante risorse economiche e organizzative spese per la macchina elettorale dello Stato e la campagna elettorale del “SI”.
Anche in termini di risultati, i dati dei quattro quesiti sul lavoro non si discostano troppo da quelli nazionali: percentuali di “SI” oscillanti tra l’85% e l’88%. Diverso è invece l’esito del voto sulla cittadinanza, con una percentuale di NO pari al 38,88%, più della già sorprendente media nazionale (34,51%).
Un esito che ha colto impreparati i promotori dei cinque quesiti e che mette a nudo una generale diffidenza anche a sinistra per facilitazioni alla cittadinanza dei residenti di origine straniera.
Ottant’anni di Cif e 50 del suo consultorio
Quest’anno il Centro Italiano Femminile si prepara a celebrare un doppio anniversario. Da ottant’anni il movimento è attivo in Asti e, grazie a Francesca Baggio, una delle figure eminenti, da cinquant’anni è aperto il Consultorio. Entrambi sono in via Giobert 26, accanto a Casa Famiglia e Vita.
L’intervista alla presidente regionale Renza Binello, già presidente provinciale di Asti, apre alle celebrazioni che si terranno quest’autunno.
Barbera a San Damiano
Ultimi quattro giorni a San Damiano d’Asti per “La Barbera incontra”, sperimentata formula che mette insieme musica, enogastronomia e letteratura e molto altro. Ieri il concerto di Loredana Bertè, domani laboratori artistici per bambini e domenica il comico Uccio De Santis.
Passepartout
Passepartout si è concluso domenica con la “lectio” di Guido Saracco. Ma oggi è prevista un’appendice con lo storico Gianni Oliva e la storia del servizio di leva.
Oratori
“Dare per ricevere”: ecco i primi gemellaggi tra centri estivi.