Quindicesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2021 spegne 122 candeline. Ecco i principali argomenti della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 16 aprile 2021.

Quale futuro per il mercato astigiano?

Prove di normalità mercoledì in piazza Alfieri. Il mercato, anche in piazza del Palio, è tornato in pista con tutti gli ambulanti, non solo più quelli di generi alimentari. Soddisfatti gli esercenti che hanno parlato di una buona risposta della città. Ma sul piatto c’è sempre la riorganizzazione del mercato cittadino. L’assessore competente Marcello Coppo vuole ripensare alla locazione logistica specie del mercato di piazza Alfieri, dopo il cambiamento del piano di viabilità. Se ne discute ancora ma a partire da maggio il mercato cambierà collocazione. I banchi verranno disposti principalmente lungo la nuova area Ztl della piazza  e nella parte pedonale di piazza Libertà. Ma cosa succede invece al Mercato Coperto e nei più conosciuti mercati della provincia? Ve lo spieghiamo nel nostro approfondimento.

Mercato coperto, aspettando la svolta

Del rilancio del mercato coperto si parla ormai da una quindicina di anni. Non c’è giunta che non si sia presa l’impegno di dare una svolta a questo storico centro commerciale. 

Eppure sembra che al momento di intervenire, qualcosa stoppi la volontà dei nostri amministratori. Il Comune sembra avere sempre il freno a mano tirato, che abbia paura a osare. 

Avessimo un Farinetti astigiano (il creatore di Eataly) chissà come avrebbe trasformato il nostro Mercato Coperto che gode tra l’altro di una posizione ottimale essendo in mezzo ai nostri due parcheggi principali: quello di piazza Alfieri e quello di piazza Campo del Palio. Il problema è che i vari assessori al Commercio che si sono succeduti in questo quindicennio non sono imprenditori. 

Adesso ci sarebbe l’occasione di sfruttare anche il Recovery Fund per dare slancio a un’idea di Mercato Coperto al passo con i tempi, con la possibilità di offrire anche degustazioni dei nostri prodotti con la creazione di spazi appositi per la ristorazione. 

Gli attuale esercenti che pagano al Comune un canone d’affitto (e sono sempre meno) lo chiedono da tempo ma le loro richieste finora sono cadute nel vuoto. 

Assessore Coppo, ci pensi lei.

Borio abbassale sue serrande

Sono giorni di “vendita promozionale” per lo storico negozio Borio Pelletterie di via Gobetti ad Asti. Vendita promozionale dovuta al fatto che a fine maggio il negozio chiuderà i battenti. A pesare sulla sofferta decisione, problemi di salute dei proprietari e le difficoltà generate dalla pandemia. Non si sa ancora chi verrà dopo Borio: l’auspicio è che quei locali non restino vuoti a lungo.

La mensa sociale torna a servire i pranzi

Da lunedì il Piemonte, Asti compresa, è in zona arancione e questo ha permesso la riapertura di molti esercizi commerciali. Non rientra tra questi la mensa di corso Genova gestita dalle suore della Pietà che comunque proprio lunedì è tornata alla sua “regolare” attività, passando dalla consegna di pasti take away, al pasto caldo. Cuochi, volontari e suor Luigina, anima della struttura lavorano su tre turni per garantire il pranzo a una cinquantina di persone indigenti: “Un numero diminuito con l’inizio del Ramadan – ci spiega l’assessore alle Politiche Sociali Mariangela Cotto -. Di norma, infatti, le persone che quotidianamente si rivolgono alla mensa sono una settantina”. Numero a cui si aggiungono le borse della spesa, circa 300 settimanali, che vanno alle famiglie in difficoltà, 1200 circa.

Continua anche la distribuzione dei buoni con i 404 mila euro erogati dallo Stato per la seconda ondata.

“Fino a oggi ne abbiamo spesi 130 mila sulla somma totale – aggiunge l’assessore -, mentre nel primo lockdown avevamo esaurito i finanziamenti erogando 1200 ticket”. 

Cronaca

Incastrato dal dna dopo due anni da un tentato furto in abitazione. I carabinieri identificano un topo d’appartamento.

Ramadan

Il vescovo ha mandato alle comunità musulmane presenti ad Asti un messaggio in occasione dell’inizio del Ramadan.

Sanità

Lo stop di J & J non avrà ricadute sulla nostra  campagna vaccinale che procede spedita grazie anche all’apertura del nuovo hub di via Guerra.

8 X Mille

Nuova vita e nuovo look per l’oratorio di Portacomaro Stazione.