Sedicesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2021 spegne 122 candeline. Ecco i principali argomenti della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 23 aprile 2021.

Un 25 Aprile di condivisione

La Festa della Liberazione caratterizza questo fine settimana. Le misure anticovid saranno meno pressanti da lunedì quando il Piemonte sarà ufficialmente in zona gialla: quindi domenica sostanzialmente non cambierà molto rispetto allo scorso anno quando eravamo nel pieno del “lockdown”. 

Il 25 Aprile nel comune capoluogo verrà celebrato alle 11 al Bosco dei Partigiani con la deposizione di un omaggio floreale. Seguiranno brevi interventi del sindaco Maurizio Rasero, del presidente della Provincia Paolo Lanfranco e del presidente dell’Anpi Paolo Monticone. Avverrà poi la lettura di brani di Marisa Ombra, Anna Bravo e Piero Calamandrei. A leggerli saranno Maurizia Giavelli, vicepresidente dell’Anpi provinciale, Sara Bertocco, studentessa del liceo Classico Alfieri, e Francesco Migliore del direttivo provinciale Anpi. Ci sarà anche il vescovo Marco Prastaro. Alla Resistenza dedichiamo il numero inaugurale del nostro “dossier” che si caratterizzerà come approfondimento di tematiche che andremo ad analizzare di mese in mese. Nel nostro inserto il dibattito sul significato del 25 Aprile condiviso con gli storici Marcella Filippa e Mauro Forno; il ruolo delle donne nella lotta partigiana, Beppe Fenoglio combattente nel Monferrato e la pagina della Gazzetta nell’ora della Liberazione.

Occhi aperti sull’africa

“Nella mia missione nel Lodokejek, nel Nord del Kenya ho conosciuto Dio da un altro punto di vista”. Il vescovo Marco racconta il suo libro “Dove Dio ha nome di donna” e noi vi raccontiamo uno spaccato di Africa con interviste e approfondimenti.

Un anno fa ci lasciò d. Vittorio Croce

Come succede spesso parlando di “primo anniversario” della morte di una persona cara si commenta “E’ già passato un anno!”. Eh già. A volte il tempo sembra non concedere tregua. Avviene di norma, ma nel caso di don Vittorio avviene a maggior ragione, perché a causa dell’epidemia non è stato salutato come si conveniva ad un uomo del suo calibro. Mentre veniva celebrato il funerale nella cappella del Seminario noi eravamo “confinati” nella redazione del giornale. Poi un passaggio del feretro nel cortile del Seminario ci ha dato la possibilità di una preghiera insieme e, via, verso il cimitero di Camerano Casasco.

Quest’anno stiamo conoscendo una versione un po’ meno dura di questa situazione ma non meno ingiusta. Si era parlato di recuperare il saluto mancato dello scorso anno con un incontro-convegno da tenersi al Museo Diocesano dopo la celebrazione di primo anniversario, ma ovviamente non sarà così. Ancora una volta rimandiamo a tempi migliori un ricordo come si deve, accontentandoci di dedicare a lui il focus della settimana prossima su Gazzetta d’Asti. La messa di primo anniversario, che sarà celebrata martedì alle 18 in Cattedrale, ha un valore certo maggiore di ogni altra cosa.

Gli eventi superstiti del Maggio astigiano

Come già preannunciato dal sindaco qualche giorno fa, il Maggio astigiano non si piegherà alle difficoltà della pandemia ma porterà avanti le sue iniziative per i festeggiamenti di San Secondo e di inizio dell’anno paliofilo, seppur con alcuni ridimensionamenti nella forma. 

Sabato 1° maggio si terranno all’aperto, nel cortile di Palazzo Ottolenghi, il Giuramento del Capitano del Palio, dei magistrati e dei 21 rettori, nonché la Stima dei drappi, realizzati quest’anno dal Maestro Filippo Pinsoglio. Una cerimonia che avverrà a porte chiuse, alla sola presenza dei protagonisti degli eventi.

Martedì 4 maggio, giorno di San Secondo, si terrà la tradizionale Messa di mezzogiorno dedicata al Santo Patrono celebrata dal vescovo Marco Prastaro durante la quale l’amministrazione comunale donerà alla Collegiata di San Secondo uno dei due drappi realizzati dal Maestro Pinsoglio. 

Niente di fatto invece per i fuochi del lunedì e per la fiera Carolingia: per il secondo anno di fila questi eventi, i più rischiosi dal punto di vista degli assembramenti, sono stati annullati. 

Gli ambulanti festeggiano il 1° maggio lavorando

Non esiste miglior modo di festeggiare ottenendo quello che più si desidera e, gli ambulanti celebreranno il primo Maggio, Festa dei Lavoratori, proprio con quello che è mancato loro in questi mesi: il lavoro: “Abbiamo fatto una richiesta con una raccolta di firme e l’abbiamo presentata al Comune di Asti: è stata accolta – spiega Davide Giancale, ambulante del consorzio mercati astigiani -,  per questo è doveroso ringraziare il sindaco, Maurizio Rasero, l’assessore al Commercio, Marcello Coppo, che si è veramente prodigato, e le nostre associazioni di categoria: l’associazione nazionale venditori ambulanti Anva e la Federazione nazionale venditori ambulanti-Fiva”.

Vaccini, si viaggia oltre i 65 mila

La campagna vaccinale nel nostro territorio procede senza particolari problematiche. Attualmente sono state inoculate 65.556 dosi ed è atteso nei prossimi 10 giorni l’arrivo di due tranches di Pfizer di circa 4700 vaccini ciascuna. Ma cosa sappiamo sui vaccini? Ve lo spieghiamo noi.

Scuola

Singolare iniziativa alle scuole primarie della Dante, San Domenico Savio, Salvo d’Acquisto e Oberdan: per una settimana le lezioni si sono svolte in inglese.

Gazzetta Retrò

Matrimoni celebri, uova e cold case