Trentanovesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2020 spegne 121 candeline. Ecco i principali argomenti della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 16 ottobre 2020.

Se fai sport, non vai a scuola

Sta creando molte discussioni la comunicazione inoltrata ai genitori degli studenti del liceo Scientifico “Vercelli” dalla dirigente scolastica Cristina Trotta in merito alla quale si invitano le famiglie a tenere a casa gli alunni nelle due giornate successive alla partecipazione ad allenamenti o a partite legate all’attività sportiva indoor. La comunicazione è stata inoltrata in seguito al verificarsi di numerosi casi di contagio riconducibili allo svolgimento di sport di contatto e che si svolgono in palestra come calcio a 5, pallavolo, basket che principalmente si tengono al chiuso e che hanno di conseguenza causato l’isolamento fiduciario o la quarantena di classi di vari istituti astigiani. Una comunicazione che è comunque già stata modificata e rimodulata, alla luce di proposte e suggerimenti pervenuti dai genitori stessi. Si specifica quindi che gli alunni in questione sono invitati a seguire le lezioni in modalità a distanza o a tenere la mascherina per tutto il tempo della permanenza in classe. “Quando due comunità educanti come la scuola e il mondo dello sport giovanile non riescono a coordinarsi emerge la crepa che c’è in tutto il sistema educativo – commenta Gianluca Castrignanò, presidente della Sca Calcio -. In un momento così delicato sarebbe stato meglio trovare un accordo sedendoci a un tavolo comune. Le società sportive adottano protocolli strettissimi per portare avanti l’attività in sicurezza. Questa dichiarazione è un grave autogol”. Anche Paola Rabellino della Play Asti, società di pallavolo, esprime le sue perplessità: “E’ una guerra dichiarata al mondo dello sport. Noi portiamo avanti le nostre attività tra mille difficoltà e insicurezze, mentre le istituzioni si rimbalzano le responsabilità. Se la linea è quella di non voler fare sport, che lo si dichiari apertamente. Non ha senso fare proclami sui social e sui giornali a sostegno dello sport, per poi non metterci nelle condizioni di farlo”.

Il drive in dei tamponi per le scuole

La situazione delle scuole è quella che preoccupa maggiormente sia a livello nazionale che locale. Martedì in viale Pilone ha aperto un drive in dove vengono effettuati tamponi a studenti e insegnanti, una corsia preferenziale per riuscire a snellire le operazioni visto che si moltiplicano le classi in quarantena e gli studenti in isolamento fiduciario. Situazione che accomuna tutti, città e provincia. Ogni ordine di scuola. Secondo gli ultimi dati raccolti (a giovedì) attualmente tra medie ed elementari ci sarebbero nove classi in quarantena, con una decina di alunni in isolamento fiduciario a cui si aggiungo i docenti delle classi in questione, immediatamente sottoposti a tampone per permettere in caso di negatività il rapido rientro a scuola. Per quanto riguarda le superiori  sarebbero tre le classi in quarantena con 22 tra studenti e docenti in isolamento fiduciario.

Ottobre missionario: per chi?

Luci e ombre sull’Ottobre Missionario. A fronte di un ricco calendario, non solo come numero di eventi ma anche come varietà (il focus di questo numero ne fornisce alcuni esempi) e come qualità dei contributi si assiste ad una scarsa partecipazione che pone numerosi interrogativi.  Neanche la presenza di un vescovo che è imbevuto di esperienza missionaria e di sensibilità per una visione rinnovata di questa pastorale (lui stesso ne parla nell’intervista a pag. 2) smuove la comunità cattolica astigiana a interrogarsi su questi temi. Domenica sarà la Giornata Missionaria Mondiale e la veglia di domani sera al Portone sarà la prova del nove per capire il futuro. Centro Missionario da rinnovare? Nuove strategie comunicative da attuare? Una conversione pastorale da seminare? Una formazione da attivare a partire dal catechismo dell’iniziazione cristiana? Tante ipotesi per un problema che va affrontato.

Padre Re, il prete di tutti

Il Signore ha chiamato alla dimora eterna il confratello padre Paolo Re, deceduto martedì 14 ottobre all’età di 96 anni. Era nato a Sedriano (Milano) il 30 gennaio 1924, religioso professo da 80 anni, sacerdote da 72. Il 9 settembre del 1935 era entrato nella Congregazione degli Oblati di San Giuseppe Marello e lì ha  frequentato le classi ginnasiali in Asti e a Canelli dal 1935 al 1939. Ha messo la prima professione religiosa ad Alba il 30 settembre 1940. Ha poi compiuto il corso filosofico ad Armeno dal 1940 al 1943. L’anno di assistentato l’ha svolto a Canelli come assistente. Nel 1944 si è recato in Santa Chiara e ha cominciato la teologia. Il 28 settembre 1945 ha messo la professione Perpetua in Asti. Il 20 giugno 1948 è stato ordinato Presbitero. E’ rimasto in Asti come Vice Prefetto dei Carissimi e insegnante. Nel 1953 si è laureato in Lettere a Torino e si è trasferito  a Canelli come insegnante e Prefetto dei Chierici. Nell’ottobre 1957 è tornato ad Asti alla Fulgor come insegnante di Lettere e nel 1958 è stato vice Rettore del Convitto Fulgor. Nel settembre 1964 è diventato Rettore di Villa Quaglina. Nel 1969 ha preso parte al Capitolo Generale speciale. Sarà eletto anche ai Capitoli Generali del ’75, dell’87 e del ’94. Nel settembre 1970 è nominato Rettore per la Casa e Collegio Fulgor ad Asti.

Cultura

Si intitola “E’ andata così. Trent’anni come si deve” ed è l’autobiografia che Luciano Ligabue ha scritto insieme a Massimo Cotto, dj e scrittore astigiano.

Cronaca

E’ un minorenne l’autore del doppio raid di incendi che si è verificato in città e che ha suscitato preoccupazioni e polemiche tra cui un’interrogazione. L’indagine è stata portata a termine dai carabinieri. Non sono stati forniti dettagli: si sa solo che il ragazzo, ora denunciato, ha agito da solo.