Nell’ambito del progetto Viaggio intorno alla mia stanza, la Casa Circondariale ha ospitato, nei giorni scorsi, l’incontro tra un gruppo di detenuti e il volontario del Banco Alimentare astigiano Antonio Bagnulo, coordinatore dei tecnici Coldiretti.
I temi delle nuove povertà e dell’impegno individuale a favore di chi ha bisogno ha attraversato la conversazione e ha aiutato i reclusi a comprendere l’esperienza del Banco alimentare, a cui Bagnulo aderisce da una quindicina di anni.
L’ospite ha ricordato che nell’Astigiano, nel tempo, un numero crescente di enti caritativi (associazioni, centri di ascolto, ecc.) si è rivolto alla Fondazione Onlus, impegnata nella raccolta e distribuzione delle eccedenze alimentari. “Oggi assistiamo 38 realtà – ha indicato Bagnulo – che a loro volta si occupano di 4 mila indigenti. Questi ultimi potrebbero essere di più, ma molte persone in difficoltà rinunciano a chiedere aiuto per pudore. Il cibo ritirato settimanalmente nei supermercati viene stoccato in un apposito magazzino insieme alle scorte raccolte con la giornata della colletta alimentare che, nel 2008, hanno raggiunto le 40 tonnellate”.
L’incontro, dal titolo Le buone azioni non hanno prezzo: storia del Banco Alimentare, ha anche approfondito la figura del volontario (67 quelli che aderiscono alla Fondazione astigiana).
Intanto Viaggio intorno alla mia stanza, progetto ideato dall’Associazione Comunica e promosso dalla Casa Circondariale con il sostegno della Provincia (Assessorato alle Politiche Sociali) proseguirà in gennaio con il tema: Ieri la Shoah: e oggi? Mappa aggiornata sul razzismo e le persecuzioni nel mondo. Il gruppo di detenuti impegnati nel laboratorio settimanale si preparerà all’incontro con Nicoletta Fasano, ricercatrice dell’Israt, attraverso libri, video e discussioni di gruppo condotte da Comunica.