Si chiama “AstiOltre”. Dal gruppo di firmatari di alcune lettere aperte che nelle scorse settimane hanno vivacizzato il dibattito sui rapporti tra istituzioni e sulle prospettive di sviluppo per Asti e la sua Provincia, nasce un comitato spontaneo che intende contribuire a guardare avanti, portando nuovi stimoli al confronto democratico.

Tema centrale resta la necessità di un ripristino a tutti i livelli di un corretto rapporto tra le istituzioni che consenta un più armonioso confronto tra posizioni diverse, propedeutico a qualsiasi decisione di interesse pubblico.

“Occorre saper guardare avanti ad obiettivi ambiziosi avendo come unico scopo una crescita equilibrata e condivisa, lasciando da parte meri interessi di potere e di parte – spiegano dal comitato spontaneo -. Asti ed il suo territorio stanno attraversando un momento di crisi che rischia di diventare irreversibile. Occorre affrontare le sfide cui ci si trova di fronte con l’ambizione di pensare alle generazioni future, non sempre solo alle immediate scadenze elettorali. Politica e amministrazione vanno ricondotte ad approfondimenti e scelte corali, lasciando da parte protagonismi inutili di poche persone al comando, eternamente in vetrina. La politica si fa con scelte ragionate, condivise, organiche e conseguenti che richiedono coinvolgimento, confronto, lavoro, approfondimento, programmazione, strategia”.

E aggiungono: “Asti merita di andare “oltre” e di ritrovare un ruolo vero di capoluogo, baricentrico per un’area vasta che va oltre i confini provinciali. Noi ci mettiamo a disposizione e ci auguriamo di poterci provare con un sempre maggior numero di aderenti, animati da spirito di partecipazione e confronto.  Ovviamente useremo anche noi, oltre ai mezzi tradizionali, le nuove tecnologie della comunicazione. Ma per mettere a disposizione idee e contenuti. Non proclami e promesse, senza mai l’ombra di una verifica dei risultati”. 

“Vogliamo guardare “oltre” per contribuire ad andare “oltre”: Asti è in profonda crisi non solo sociale ed economica, ma anche di identità. Ha bisogno di trovare la forza di un colpo d’ala. Occorre ripartire dalla formazione di una classe dirigente che sappia guardare lontano, pensare a scelte di ampio respiro, definire strategie senza limitarsi a tattiche del giorno per giorno – concludono -. Guardiamo, come obiettivo di lungo periodo, al traguardo ideale del compimento primo secolo di vita della rinata Provincia di Asti che cadrà nel 2035. Sembra un obiettivo lontano. Ma il futuro dipende e comincia ora, dalle cose che facciamo oggi, sapendo guardare “oltre”.

Proprio per questo il Comitato ha inserito nel proprio logo il territorio provinciale con al centro Asti a simboleggiare l’auspicio che la nostra città torni ad essere un capoluogo attrattivo e inclusivo di riferimento  tutta la Provincia.

Per informazioni e adesione info@astioltre.it