Fare il Pap-test è importante per la salute: l’Asl AT lo dirà alle donne straniere, mercoledì 10 febbraio, in sette lingue. Opuscoli in arabo, cinese, rumeno, russo, spagnolo, inglese e francese illustreranno il programma “Prevenzione Serena”: saranno distribuiti nell’ambito di “Un anno di salute in piazza”, che come sempre potrà contare sull’apporto di personale sanitario qualificato.
Una postazione informativa, gestita dagli operatori del Servizio di screening, funzionerà, dalle 9 alle 12, sotto al gazebo allestito nella piazza interna dell’ospedale Cardinal Massaia. A tutte le donne, ma in particolare a quelle straniere, verrà ribadita l’importanza di sottoporsi al Pap-test attraverso “Prevenzione Serena”, il programma di diagnosi precoce avviato dalla Regione e attuato dall’Asl AT, negli ultimi dieci anni, per individuare i tumori del seno e del collo dell’utero. Nel 2009 l’azione di prevenzione si è estesa ai tumori del colon retto.
Durante la giornata del 10 febbraio saranno resi noti i dati sull’attività svolta l’anno scorso.
“I controlli, totalmente gratuiti – spiega Tiziana Miroglio, responsabile dell’Unità di valutazione e organizzazione dello screening per l’Asl AT – sono utili a individuare una malattia non ancora manifestata, o una condizione di rischio, e quindi ad avviare ulteriori accertamenti mirati. La loro funzione è quindi diminuire la mortalità e/o l’incidenza di una neoplasia, identificando i tumori non sintomatici e attivando opportuni percorsi diagnostico-terapeutici capaci di modificare in senso positivo la storia naturale della malattia. Nel caso dei tumori femminili, che sono la seconda causa di morte per le donne italiane, la diagnosi precoce attraverso lo screening è lo strumento principale, se non unico, per intervenire tempestivamente”.
Come funziona “Prevenzione Serena”?
Le donne tra i 25 e i 64 anni, nel caso del cervicocarcinoma, e tra i 50 e i 69, nel caso del tumore al seno, ricevono una lettera personale con la proposta di un appuntamento prefissato – ma modificabile – per sottoporsi al Pap-test (ogni tre anni) o alla mammografia (ogni due anni); è prevista anche l’adesione spontanea.
Quest’ultima è la modalità di accesso al programma per le donne tra i 45 e i 49 anni, che vogliono effettuare una mammografia di screening (annuale), o che hanno superato i 70 anni (biennale).
Per la prevenzione dei tumori del colon retto gli uomini e le donne tra i 59 e i 69 anni ricevono  una lettera con le indicazioni per sottoporsi alla ricerca del sangue occulto fecale (FOBT), esame che permette di individuare piccole perdite di sangue nelle feci non visibili ad occhio nudo.
A tutti i 58enni viene invece offerta l’esecuzione della sigmoidoscopia, mediante la quale è possibile visualizzare la superficie interna del tratto terminale del grosso intestino (sigma e retto) dove si localizzano i 2/3 dei tumori.