L’assessore al Welfare ritiene utile implementare le risorse destinate al Servizio regionale per le adozioni internazionali, “unico in Italia”. Quindi non solo non si pensa alla chiusura, “ma si continuerà a promuovere il modello piemontese di aiuto alle famiglie che intendono adottare un minore, che ha portato anche alla stipula di convenzioni con altre Regioni”. Lo ha spiegato illustrando in Commissione Sanità il Defr 2020-22 in materia di politiche sociali, su cui la Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza (il Pd non ha votato, mentre il M5s ha votato contro). In generale, le linee programmatiche esposte confermano progetti di lotta alla povertà, interventi in favore di persone anziane non autosufficienti e con disabilità, sostegno alle responsabilità genitoriali e utilizzo dei fondi strutturali europei.

Sull’utilizzo dei fondi strutturali europei per i progetti innovativi, ha spiegato l’assessore, “puntiamo ad avere non meno del 25% della dotazione del Fondo sociale europeo, cosa finora mai verificatasi”.

“In relazione al reddito di cittadinanza – ha sottolineato – intendiamo realizzare interventi in sinergia con i Centri di volontariato e il Terzo settore, sostenendo la distribuzione di cibo con un supporto al Banco alimentare. Si promuoveranno anche azioni a favore dei senza fissa dimora; si collaborerà con l’Università e si attiveranno nuovi strumenti finanziari, facilitando la creazione di nuove imprese sociali”.

Per quanto riguarda le persone non autosufficienti o con disabilità “si darà attuazione al decreto ministeriale del 2019 sul Piano nazionale delle non autosufficienze: porterà nuove risorse e stabilizzerà i progetti in corso per la vita indipendente e per la domiciliarità. Così si propone anche un riordino della materia, che presenta evidenti lacune per quanto riguarda l’omogeneità di trattamento e l’erogazione di servizi su tutto il territorio piemontese”.

Gli assessori regionali al Welfare e alla Sanità hanno poi illustrato, sempre per l’espressione del parere consultivo per le materie di competenza, il disegno di legge 68, “Bilancio di previsione finanziario 2020-2022”, che è stato approvato a maggioranza (il Pd non ha votato, mentre il M5s e Luv hanno votato contro).

Nel corso del dibattito i consiglieri del Pd si sono detti soddisfatti per la decisione di aumentare il fondo per la tutela delle donne vittime di violenza ma hanno espresso forti dubbi sulla redistribuzione dei fondi per la non autosufficienza “che ridurrebbe di 5 milioni di euro lo stanziamento per gli assegni di cura destinati ai malati non autosufficienti di Torino”.