Dopo i punti informativi primaverili nei mercatini rionali, continua la campagna di richiamo dell’assessorato all’Ambiente del Comune di Asti sulla raccolta differenziata dell’organico nei più grandi supermercati cittadini. Oggi e domani, al mattino, al PAM di corso Torino e alla COOP di via Monti.
E’ urgente prima di tutto limitare le impurità, ovvero le frazioni estranee che vengono rinvenute nei cassonetti marroni. “Non occorre davvero dare origini a maggiori costi di trattamento per la selezione dalle impurità,  che oggi deve obbligatoriamente avvenire nell’impianto di compostaggio di San Damiano” dichiara l’assessore all’Ambiente Diego Zavattaro “I costi si possono ridurre, almeno quelli che dipendono dalla nostra osservanza delle leggi e dei regolamenti sulla raccolta differenziata, e quindi dalla nostra coscienza ambientale e civica”.
Oggi nell’organico è ancora presente troppa  plastica, in quanto spesso i sacchetti in cui si conferisce l’umido non sono quelli appositi biodegradabili, ma i sacchetti per la spesa. Si ricorda che ogni utente ha diritto a 150 sacchetti bio all’anno, da ritirare gratuitamente allo sportello ASP di corso Don Minzioni 86.?Altre impurità:  imballaggi contenenti alimenti scaduti che vengono buttati insacchettati, contenitori di vetro, scatolette o stoviglie,  pannolini per donna  o per bambino, ritenuti degradabili.?Prima di tutto occorre fare la raccolta differenziata della frazione umida: è la parte più pesante del rifiuto e  smaltire il rifiuto indifferenziato costa il doppio che smaltire l’organico, quindi è decisamente dannoso economicamente non separare queste due frazioni. Non vanno inoltre dimenticati gli svantaggi ambientali nella conduzione delle discariche se si conferiscono anche rifiuti umidi e non solo residuo secco.