CANELLI – Il 19 e 20 giugno si terrà la XIX edizione della celebre rievocazione storica dell’Assedio di Canelli. Più di 2.000 figuranti in costume si incontrano per far rivivere lo storico assedio subito nel 1613. Musica, teatro, storia, costume, arte, artigianato ed enogastronomia sono gli elementi di una “miscela” avvincente che richiama ogni anno più di 50.000 visitatori.

SABATO 19 GIUGNO.
Primi rumori di guerra, la città assediata
Alle 15 Contadini e popolani fuggono dalle campagne e si dirigono in città passando per la porta principale, i militari ispezionano i carri alla ricerca di eventuali spie; precedute da rombi di cannone si avvicinano le truppe nemiche che incalzano gli ultimi fuggitivi. I nemici si avvicinano, le truppe sabaude vengono scacciate dall’accampamento esterno e si trincerano nella cerchia cittadina. I nemici si impossessano dell’accampamento e vi si installano. Verso le 16 Il rullo dei tamburi annuncia l’ispezione alle porte della città da parte del Duca Carlo Emanuele scortato dal suo drappello. Alle porte, dopo cannoneggiamenti e sparatorie, si inizia a trattare. I nemici intimano la resa. I canellesi sdegnosamente rifiutano. Si annuncia alla popolazione l’inizio dell’assedio. Movimenti di soldati. Le truppe si schierano, ci sono i primi assalti 17:  Le truppe nemiche costeggiando le mura si dirigono al castello. I banditori ed i comandanti annunciano alla popolazione il tentativo di assalto. Le truppe sabaude sfilando per la città salgono al borgo di Villanuova per contrastare il nemico. Nei prati del castello le truppe Mantovane e quelle sabaude dispongono uomini e cannoni. Iniziano le trattative che subito naufragano. Alle 18 Inizia una cruenta battaglia. I mantovani infliggono gravi perdite alle milizie sabaude ma desistono dal proposito di assaltare il castello. Sono le 19, i cerusici curano i feriti ed i frati raccolgono i caduti. S’inizia la lunga notte dell’assediato. Le milizie rientrano in città percorrendo la Sternia, la stradina acciottolata che sale fino al castello. I nemici si acquartierano nell’accampamento fuori mura. Osterie e taverne aprono i battenti e propongono la cena dell’Assediato (da 8 a 22 euro a persona). Nella notte, verso le 22,30 i nemici tornano ad assalire il castello. Le truppe savoiarde intervengono, si sviluppa uno spettacolare incendio che viene prontamente domato. Seguono scaramucce alle porte, i briganti assalgono i nottambuli e gli avventori delle osterie ancora aperte, i frati iniziano le loro fiaccolate, le ronde militari vegliano.

DOMENICA 20 GIUGNO
L’assalto del nemico, la vittoria
Alle 9 si intensifica l’attività militare alle porte della città, i nemici si schierano alla porta del Borgo, il corteo ducale, preceduto dal rullo dei tamburi percorre la città, il Duca ispeziona le truppe. Alle 10 Le varie compagnie militari sfilano per la città con esibizione di sbandieratori, i maestri d’arme istruiscono le truppe per l’imminente battaglia. Le truppe mantovane completano lo schieramento d’attacco di fronte alle porte del borgo. Le truppe savoiarde, provenienti da quattro punti della città, si ammassano per fronteggiare il nemico. Si tenta una mediazione diplomatica per sventare l’assalto, gli archibugieri prendono posizione, inizia la grande battaglia, gli uomini e le donne di Canelli intervengono in soccorso delle truppe savoiarde e scacciano il nemico. A mezzogiorno, dopo la morte del comandante nemico il cui cadavere viene portato in trionfo per la città, le truppe mantovane si danno alla fuga. Sul campo restano morti e feriti, i frati ed i cerusici curano i sopravvissuti. Per festeggiare la vittoria si dà vita ad una sfilata per le vie della città. Le osterie e taverne servono il «Pranzo della Vittoria» anche qui tra gi 8 e i 22 euro a persona. Musici e giocolieri si esibiscono per tutto il giorno fino a sera. Infine, verso le 22, lo spettacolo di fuochi pirotecnici segna la fine della manifestazione e l’arrivederci alla prossima edizione.

CURIOSITÀ E COSE DA VEDERE
Tra le iniziative che animano l’edizione 2010 dell’Assedio c’è la novità del Picciuolo, piccola brocca che può essere in vetro o coccio, in uso nel Seicento e ancora oggi in alcune parti di Francia, Inghilterra e Spagna. Serve per bere acqua e vino. I turisti possono ritiralo in punti di distribuzione e di ristoro. Ha la capacità di un quarto di litro, costa 3 euro e dà diritto a degustazioni di vini locali, Moscato, Asti spumante e Barbera d’Asti in testa. E a proposito di acquisti da segnalare l’uso del “Testone” moneta seicentesca con la quale si può fare compere tra le bancarelle e saldare il “desco” a osti e tavernieri. I punti di cambio sono indicati da mappe consultabili nel recinto assediato. C’è poi la “Bulletta di Sanità”, salvacondotto medico che accerta la condizione di buona salute dello straniero (non dimentichiamo che il Seicento è l’anno dell’epidemia di peste che causò vittime in tutta Europa). Il certificato si ritira cortile dello Iat, l’ufficio turistico, nel cortile del Palazzo Giuliani. Infine ci sono  i giochi di piazza tra cui la della “Carra” con squadre di uomini forzuti che si contendono, in una sorta di tiro alla fune, un carro su cui è sistemata una botte colma di buon vino che va, in premio, a chi riesce a trascinare oltre ad una linea avversari e carro.
Tra le cose da vedere le cantine storiche, delle anche Cattedrali Sotterranee: Bosca, Contratto, Coppo e Gancia; un dedalo di tunnel, gallerie e sale scavato nel sottosuolo della città dove ancora oggi si affinano vini e spumanti famosi in tutto il mondo. Da qui è partito il progetto Unesco che candidata il Piemonte vinicolo a patrimonio dell’Umanità. Merita una visita anche il museo multimediale della vite, del vino e delle eno-tecnologie realizzato nelle sale ottocentesche dell’ex scuola elementare in via Giuliani, nel cuore del centro storico di Canelli. Attraverso un originale percorso, tra totem telematici, maxischermi interattivi, webcam e collegamenti Internet, il visitatore scopre molte cose sul mondo del vino. La scenografia porta la firma di Eugenio Guglielminetti, artista astigiano scomparso qualche anno fa che lavorò con i più grandi registi teatrali.

INFORMAZIONI
Città di Canelli Ufficio Manifestazioni – via Roma 37, 14053 Canelli (AT)
Tel. 0141 820 231-  Fax 0141 820 255  manifestazioni@comune.canelli.at.it  www.comune.canelli.at.it