È stato premiato, presso la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Alessio M., studente del Liceo scientifico “F. Vercelli”, vincitore della Borsa di studio che lo porterà a vivere un anno scolastico in Cina, accolto in una famiglia e una scuola del luogo e assistito dai volontari cinesi. 

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Cassa di Risparmio di Asti che risale al 2014-2015 e, grazie ad essa, 15 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – compreso il vincitore di quest’anno – hanno potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale. 

Livio Negro, Presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Asti ha potuto premiarlo, insieme alla famiglia del giovane ambasciatore nel mondo, alla Presidente del Centro locale di Intercultura di 

Asti, Annarita Nulchis e i volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza. 

Livio Negro: “La Fondazione Cassa di Risparmio di Asti è al fianco di Intercultura credendo molto nella serietà e l’affidabilità dei suoi programmi di studio all’estero, che non solo preparano i giovani per le sfide del futuro, ma promuovono anche la comprensione e il rispetto tra culture diverse. Investire nell’educazione interculturale è fondamentale per costruire una società più coesa e pronta ad affrontare le complessità del mondo contemporaneo. È quindi auspicabile che sempre più giovani, come Alessio, abbiamo un desiderio profondo di crescita personale e di scoperta, siano curiosi di conoscere culture diverse dalla propria e la voglia di imparare nuove lingue.” 

Annarita Nulchis: “Per noi è una grande gioia veder partire questi ragazzi che incarnano il futuro di Intercultura. Fin dalle origini di questa lunga storia, la nostra Associazione si impegna a promuovere il dialogo interculturale e la mobilità studentesca internazionale, per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse, aiutarle a comprendersi e a collaborare in modo costruttivo per prevenire i conflitti e promuovere la pace. Adesso tocca a loro. Con noi, volontari, sempre al loro fianco”. 

Educare alla cittadinanza interculturale attraverso la mobilità internazionale 

Adattabilità, pensiero critico, consapevolezza delle proprie capacità, apertura mentale, comprensione e valorizzazione delle differenze culturali, comunicazione efficace, empatia. E, infine, voler essere protagonisti attivi del cambiamento nella società: questi sono i risultati che nascono dal vivere un periodo scolastico all’estero in età adolescenziale se guidati da un percorso di formazione che precede, accompagna e segue tale esperienza. Lo confermano i dati della recente ricerca IPSOS– commissionata da Intercultura all’Istituto di ricerca, in occasione dei 70 anni di attività – che ne ha analizzato i benefici a lungo termine: il 68% del campione intervistato riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Le soft skill ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.