Dopo il dj set che c’è stato il 22 luglio in piazza Don Giovanni Soria, a Cantarana, abbiamo intervistato Federico Grazzini, dj, produttore, remixer che ha fatto ballare e saltare il pubblico del Monferrato On Stage, con il secondo dei tre appuntamenti “House Night”, che si è iniziato con il live del dj resident Andrea Calandra.

Com’è nata la passione per la musica, house, techno, funk, eterna sua passione, e per il dance floor, essendo che si dichiara un grande amante? Quando ha deciso di fare, o capito di poter fare, di questo la sua professione? 

“Ho iniziato a mettere i dischi a 13 anni nella radio di un amico di mio padre, che era la radio dove ha iniziato a mettere i dischi Lorenzo Jovanotti. Io sono andato a Cortona, poi ho preso in gestione il locale, dove facevo prima il dj, dove aveva iniziato Lorenzo, si chiamava il Tuchulcha, locale che era nato negli anni 80 e che ho preso poi in gestione nel 1999, fino al 2006. Avevo le 19 anni. Lì praticamente mettevo i dischi quasi tutte le sere perché eravamo aperti sei giorni su sette d’inverno e sette su sette d’estate, però quando hai un locale fai un po’ di tutto dentro, dal bar alla gestione. Poi dopo nel 2006 ho iniziato ad andare in giro perché altri locali mi chiamavano e a quel punto ho lasciato il mio locale e ho iniziato a fare avanti e indietro Italia-Ibiza per continuare a fare il mio lavoro. Praticamente lo faccio da sempre. La passione per la pista viene dal fatto che mi piace suonare a contatto con la gente, molto più che in radio, mi piacciono le console vicino al pubblico, nei locali intimi, senza togliere nulla ai grandi festival, basta che ci si empatia con il pubblico perché la radio tanto ti dà e tanto ti toglie, dal punto di vista del contatto umano”. 

Lei vive tra l’Italia e Ibiza. Cosa l’ha spinta a intraprendere questa scelta? Ha notato delle differenze quando suona, tra l’Italia e Ibiza, anche a livello di pubblico e ambiente? 

“La scelta di muovermi tra Italia e Ibiza è una decisione puramente funzionale al mio lavoro: io sono a Ibiza d’estate, quando la stagione è attiva, e a parte un paio di inverni in cui ho provato a viverci, d’inverno vivo tendenzialmente a Firenze, che è il quartier generale dove è lo studio di registrazione e dove c’è la base invernale. Riguardo le differenze di pubblico, sono anche in questo caso legate un po’ alla situazione. Cioè, Ibiza è un posto turistico, quindi è un posto internazionale, è un posto dove viene tanta gente a fare festa e hai un determinato tipo di clientela. In Italia tendenzialmente per quello che riguarda il mio lavoro non è sempre così, perché faccio anche tante serate invernali, faccio delle serate dove magari a Firenze ci sono i fiorentini, a Milano i milanesi e a Roma i romani, ma se prendiamo degli esempi come la Versilia, come la Riviera romagnola ci si avvicina molto perché è comunque un pubblico di turisti, che viene settimanalmente. Diciamo che Ibiza da questo punto di vista ti dà un po’ più di continuità su quello che è un pubblico di vacanzieri debitati alla musica, a Ibiza vengono tantissimi per andarci a ballare”.

Domenica scorsa è ritornato a suonare al festival musicale Sunflower a Viareggio. Com’è stato? 

“Il festival Sunflower è oramai una garanzia. È nato a Firenze più di 10 anni fa e abbiamo avuto poi negli anni la possibilità di portarlo in giro. Io, avendo una residenza mia qui a Ibiza, ho invitato tutti i ragazzi di Sunflower. Oramai sono diventato un dj resident del festival, ci sono quasi sempre. Siamo riusciti a portarlo in Croazia, allo Zoo Project, e stiamo organizzando per farne due qui a Ibiza: quindi a brevissimo uscirà la pubblicità, uno su agosto e uno su settembre. È un’entità che è cresciuta esponenzialmente negli anni e che oramai ha l’appuntamento fisso per i “clubber” italiani che amano le feste di giorno. È andata molto bene: il Maki Maki (a Viareggio) l’avevamo fatto anche il 30 aprile, era stato un successo, quindi abbiamo deciso di ripetere domenica scorsa e il 14 agosto”.

L’intervista completa sul numero della Gazzetta  d’Asti in edicola da venerdì 28 luglio 2023

 Dana Proto