“Con quarantamila “Sì”, soprattutto di donne e giovani, non c’è da festeggiare ma c’è la base per ripartire». Per Luca Quagliotti, segretario generale della Cgil astigiana, il risultato dei referendum appena passati non è tutto da buttare via.
Un brutto fine settimana quello appena trascorso?
“No, perché? Abbiamo lottato e solo chi lo fa può perdere, chi non lo fa ha già perso in partenza”.
Non sarà certamente soddisfatto di questo risultato.
“Certo che no. Ce ne aspettavamo un altro, eppure siamo riusciti a portare alle urne 50 mila votanti in tutta la provincia, nonostante in Italia non ci sia stata una vasta eco mediatica per questi referendum. Quasi 40 mila hanno detto Sì ai quesiti per cambiare il mondo del lavoro e in 30 mila sono stati favorevoli ad accorciare i tempi per l’ottenimento della cittadinanza da dieci a cinque anni. Sono numeri enormi, un elettore su tre ha deciso di uscire di casa e di andare alle urne per votare e uno su quattro è stato d’accordo con noi”.
Di questo sarà soddisfatto…
“Come posso non esserlo? Consideri anche che le donne che si sono recate alle urne sono state il 15% in più degli uomini e ci sono stati veramente tanti giovani che sono andati a votare”.
L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 13 giugno 2025
Paolo Viarengo