È raro trovare un’anima poliedrica come quella di Serena Zimolo. Ed è ancora più raro trovarne una che, nonostante tante esperienze, abbia saputo conservare quella semplicità, quella spontaneità, quella genuinità capaci di emergere con forza quando si racconta. Classe 1998, dopo il diploma in danza e coreografia all’Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano ha cominciato a collezionare palchi (e non solo) un po’ ovunque, dall’Italia a Miami. Probabilmente, però, non avrebbe mai immaginato di esibirsi per la festa di matrimonio di Jeff Bezos.

Un’artista astigiana alla corte del boss di Amazon: come ci è arrivata?

“Tramite un’agenzia con cui collaboro da tempo. Eravamo 24 ballerini e tre performer aeree, abbiamo fatto uno show all’Arsenale di Venezia dopo tre giorni di prove e mezza giornata di fitting. Noi, però, non sapevamo di essere lì per il matrimonio di Bezos. Ci è stato comunicato solo all’ultimo momento, quando siamo arrivati a Venezia”.

Non aveva immaginato si trattasse proprio di quell’evento?

“No, quando mi hanno contattata ero impegnata in altri lavori. Ho dato la mia disponibilità senza incrociare i fatti. L’ho intuito soltanto più avanti parlando con una commessa nel negozio di famiglia, Gilda Abbigliamento. Una volta arrivati a Venezia l’abbiamo trovata quasi deserta, ci hanno fatto consegnare i cellulari e sottoposto ai controlli di sicurezza. Quella è stata la conferma del motivo per cui ci trovavamo lì”.

Esibirsi in un contesto così prestigioso è più impegnativo?

“È un lavoro che richiede la massima concentrazione. Bisogna fare tanto in poco tempo ed essere perfetti, non ci si può godere completamente il momento. Soltanto verso la fine dello show mi sono rilassata un po’ e ho realizzato dove mi trovavo. Occupandoci anche di una fase di accoglienza, abbiamo visto passare tutti gli ospiti, da Leonardo Di Caprio a Orlando Bloom. E sono stati tutti molto gentili, sembrava di essere in un altro mondo”.