roberto sandaloE’ morto nel carcere di Parma, per cause naturali, Roberto Sandalo, ex militante di Prima Linea. L’uomo, 56 anni, conosciuto con i soprannomi di “Roby il pazzo” e “Comandante Franco” era originario di Costigliole, paese dell’Astigiano dove fino a qualche anno fa tornava spesso. Lì sono seppelliti il padre e la madre di Sandalo e ora in paese ci si chiede se la sua salma verrà portata nella tomba di famiglia. Liceale al “Galileo Ferraris” di Torino, grande amico di Marco Donat Cattin, appassionato di armi, dopo la militanza in Lotta Continua a Torino, del cui servizio d’ordine era esponente, aderì a Prima Linea sin dall’inizio, partecipando ad alcuni attentati terroristici. Da Lotta Continua fu espulso per iniziativa di Stefano Della Casa, che aveva rilevato suoi atteggiamenti violenti nei confronti di esponenti della Fgci durante un corteo studentesco. Durante il servizio di leva, svolto come ufficiale di complemento negli alpini, usò la divisa come copertura per traffici d’armi a favore dei terroristi. Divenne famoso con il soprannome di Roby il pazzo per la sua propensione alle attività violente. Il suo nome di battaglia in Prima Linea era invece Comandante Franco. Il 29 aprile 1980 fu arrestato. Un mese dopo cominciò a collaborare con gli inquirenti, ammettendo tra l’altro la sua partecipazione agli omicidi di Carlo Ghiglieno, Carmine Civitate e Bartolomeo Mana. La sua dissociazione permise allo Stato di conoscere i nomi e le azioni di molti aderenti all’organizzazione terroristica. Condannato a undici anni e sette mesi di reclusione, ne sconta solo due. A metà degli anni ottanta si trasferì in Kenia. Nel 1999 il leghista Mario Borghezio denunciò l’infiltrazione di Sandalo nelle Guardia Nazionale Padana (GNP) con il nome di Roberto Severini (nome che assunse dopo essersi “pentito”) e lo fece espellere dal movimento. Sandalo dichiarerà in seguito di essere uscito dalla Guardia Nazionale Padana perché Bossi aveva rinunciato alla secessione in cambio di denaro. Nel 2002 venne di nuovo arrestato per rapina. Nel 2006 ha effettuato una intervista in cui critica Sergio D’Elia, suo ex-compagno di Prima Linea eletto in parlamento con la Rosa nel Pugno. Il 10 aprile 2008 Sandalo è stato arrestato dai carabinieri del Ros e dagli agenti della digos di Milano dopo un’ordinanza di cattura conseguente agli attentati alle moschee e ai centri culturali islamici di Milano, Abbiategrasso e Brescia avvenuti nei mesi precedenti.