Giocoleria, degustazioni e animazione. L’ultimo appuntamento della serie di appuntamenti organizzati da Gazzetta d’Asti e Primaradio nell’ambito della 60^ edizione della Fiera Regionale Città di Asti è stato dedicato alla crisi economica e ai modi alternativi per superarla. La cooperativa astigiana La Rava e la Fava è stata protagonista di un pomeriggio all’insegna del commercio equosolidale, ma non solo. Nello spazio “Aperitivo con…”gli studenti della scuola primaria Piero Falletti di Settime ha presentato “Una storia per il teatro da Alfieri a Pulcinella”un cortometraggio di animazione realizzato dai bambini con la supervisione delle insegnanti Floriana Pastorella e Mariagrazie Cavallino, per la regia di Federico Roggero.
La cooperativa rappresentata la presidente Mauro Ferro  e dal responsabile dei punti vendita Paolo Fiscelli hanno colto l’occasione per illustrare Io.eQUO, l’evento nazionale che sabato prossimo poretrà ad Asti informazioni e sfilate di moda alternativa.
Chiediamo alla cooperativa presente sul  territorio da oltre 20 anni e che negli ultimi tempi è arrivata ad avere 3 punti vendita, in piazza Torino, corso Alessandria e via Cavour come è cambiato il consumo degli astigiani in tempo di crisi.
“L’aumento dei nostri punti vendita – spiegano – è sicuramente legato a un trand positivo, anche se persino il consumo dei prodotti bio risente del periodo socioeconomico in cui viviamo. La nostra decisione, però, dato che crediamo che il futuro significhi meno consumi ma più mirati e di qualità, è stato quello di investire in nuovi progetti, dando anche spazio a realtà imprenditoriale importanti. Il movimento del commercio bioequosolidale è sostanzioso e in Italia può contare su oltre 250 soci che lavorano a sviluppare temi forti come la finanza etica e l’agricoltura sostenibile. Noi abbiamo sempre pensato che il nostro modello di sviluppo avrebbe portato a una crisi, come è successo. Crediamo però che con i nostri modelli si possa superare questo momento di difficoltà. Questo però significa puntare sulla qualità dei prodotti”.
A questo proposito quali posso essere scenari prossimi anni?
“In questo momento storico è necessario ripensare a un modello produttivo diverso – spiegano – e il punto di riferimento deve essere l’ambiente, un tema che porta con sè anche atre questioni come quella energetica. Ultimamente abbiamo notato un ritorno alla terra anche fra i giovani, un fatto importante che è proprio il segnale di un forte cambiamento”.
Quali possono essere le azioni concrete delle famiglie per consumare in modo positivo e consapevole?
“Innanzi tutto vogliamo sfatare un luogo comune – spiegano i vertici della Rava e la Fava -. I prodotti bio non sono ad uso esclusivo dei ricchi e bisogna anche ripensare a modello di consumo. Ciò significa che è necessario consumare consapevolmente pensando anche a cosa c’è dietro a un prodotto. Nonostante la crisi spinga il consumatore ad acquistare prodotti di minore qualità noi crediamo che la soluzione sia nel consumare meno, ma meglio”.
Per maggiori informazioni anche sull’iniziativa Io.eQUO www.ravafava.it

Ma il pomeriggio di Fiera oltre ai responsabili della cooperativa è stato animato anche dai bambiin delle classi 3^, 4^ e 5^ della scuola primaria di Settime che, dalle voce delle loro maestre, hanno presentato il loro cortometraggio.
Come è nato il vostro progetto?
“L’idea è nata dalla partecipazione della nostra scuola a una staffetta nazionale di scrittura – spiegano le maestre Floriana Pastorella e Mariagrazia Cavallino -. Un autore di racconti per bambini ha infatti redatto l’incipit di un racconto i cui capitoli sono stati invece creati dai bambini di numerose scuole d’Italia. A noi è toccato il 5° e questo ha significato confrontarci con il lavoro già fatto da altre scuole, ma permettere anche a quelli che venivano dopo di trovare nella nostra fetta di storia spunti per continuare a scrivere. Non è stato semplice anche perchè il libro racconta l’infanzia di Ferdinando di Borbone ed è stato ambientato a Napoli. Noi abbiamo, quindi, dovuto documentarci sia per quanto riguarda un territorio che non conoscevamo che su un periodo storico così lontano dal nostro. Fortunatamente nelle nostre ricerche abbiamo scoperto che il protagonista aveva incontrato il nostro scrittore Vittorio Alfieri e da qui è nata l’idea di scrivere il nostro capitolo che racconta la permanenza di un giovanissimo Alfieri alla corte di un altrettanto giovane Ferdinando IV. L’evoluzione dalla parola scritta al cortometraggio è stata quasi naturale”.
“Una storia per il teatro da Alfieri a Pulcinella”, il corto animato creato da Federico Roggero, con la collaborazione del Centro Studi Alfieriani di Asti è stato la trasposizione visiva del racconto. Un lavoro al quale hanno partecipato attivamente tutti i bambini creando i personaggi, la sceneggiatura, la scenografia e tutto ciò che ha permesso alle parole di diventare immagini. Il progetto verrà proposto al pubblico il 14 giugno nel Castello di Settime e verrà anche inviato alle selezioni del Torino Film Festival.
Ma il corto non è solo animazione e ricerca storica, ma anche musica. La colonna sonora è stata infatti creata appositamente dal Circolo Filarmonico Astigiano del maestro Gianpiero Malfatto, con la collaborazione dei “Fiati Pesanti”. Un dettaglio che aggiunge peso a un progetto già di caratura elevata, come sottolineano anche il sindaco di Settime Guido Rosina e la dirigente scolastica Alessandra Longo.

I filmati dell’evento sono disponibili su http://www.youtube.com/watch?v=RtAtDRdBqk4 e http://www.youtube.com/watch?v=faeCF-c1lcM&feature=youtu.be