Mercoledì 26 gennaio alle 21 al Teatro Alfieri di Asti, prosegue la stagione in residenza del Teatro di Dioniso con la presentazione dello spettacolo “Der Augenblick Dort – Quell’attimo lì”, il nuovo lavoro di Tecnologia Filosofica & Michele Di Mauro.
Tecnologia Filosofica si occupa soprattutto di ricerca artistica e contaminazione tra i generi, con una predilezione per il lavoro sul corpo e sulla presenza, nell’idea di un teatro concepito come atto totale. Il suo studio si colloca su una linea di confine tra teatro e danza, con la figura del danzatore-attore, non solo interprete, ma anche “autore”del suo lavoro. L’apertura all’incontro e allo sguardo di artisti esterni completano i tasselli dell’identità della compagnia. L’indagine teatrale esplora di solito i temi della contemporaneità con un impegno di messaggio e contenuti, tradotti sulla scena con ironia e levità.
Abbiamo chiesto a Michele di Mauro come è nato il concept di Der Augenblick Dort e l’incontro artistico con Tecnologia Filosofica.
“Ho incontrato la compagnia “Tecnologia Filosofica” dopo aver visto il loro spettacolo “Comuni Marziani”. Mi hanno incuriosito. C’era profondità e ironia nel loro lavoro, due ingredienti che solleticano le mie fantasie, soprattutto se ben mescolati.
Loro conoscevano me e il mio, lavoro, e piacendoci ci siamo permessi un flirt artistico.
Dopo un periodo di laboratorio ho proposto loro una via: il mito di Orfeo. E da lì, insieme, abbiamo riflettuto e lavorato su “Quell’attimo lì”, treducendolo poi (forse spinti da Rilke) in “Der Augenblick Dort”.
In questo spettacolo confluiscono diversi stili: parola, danza, musica, citazioni. Cosa c’è di Michele Di Mauro e cosa di Tecnologia Filosofica?

“Di Michele Di Mauro c’è la curiosità che si trasforma in creazione. La voglia di appropriarsi (quasi da spettatore che ne ha facoltà), di entrare nell’universo del movimento. Di usare ed osare. Di debordare. Di entrare nel merito.
Non ho mai pensato di lavorare con Tecnologia Filosofica per fare il maestro di recitazione. Orrore! Ho portato, spero, una spinta diversa al loro metodo creativo e ho assorbito la loro. Ho cercato di imporre una visione tenendo conto, sempre, delle nostre nature: così diverse e così armoniche, io trovo”.
L’indagine si appunta sull’attimo e sul mito di Orfeo e Euridice, “proprio quell’attimo in cui, impazienti, cediamo alla tentazione e decidiamo di voltarci indietro, sapendo di rischiare tutto”: cosa crede ci spinga a sbagliare conoscendo la posta in gioco e sapendo che stiamo sbagliando?
“La voglia di continuare ad essere. Ad essere in gioco. A poter essere smentiti. Sorpresi. Sconcertati.
Il problema non è tanto “voltarsi o no”: il problema è la possibilità. Adoperarsi affinché  esista sempre una possibilità. Che è movimento, e quindi vita. Anche se il sublime che riempie l’inerzia sarà un ottimo spunto per un altro progetto”.
Biglietto intero 10 euro – ridotto (studenti e over 65) 5 euro. Informazioni: Teatro Alfieri di Asti Tel. 0141 399057 – 399032

Marianna Natale