Giovedì  14 aprile Rocco Papaleo sarà protagonista di “Eduardo: più unico che raro”, spettacolo prodotto dalla compagnia Gli Ipocriti tratto da quattro atti unici di Eduardo De Filippo scritti tra il 1928 ed il 1938. Con lui Giovanni Esposito, Pino Tufillaro, Elisabetta D’Acunzo, Angela De Matteo, Antonio Marfella, Giampiero Schiano, Antonio Spadaro e Simone Spirito, per la regia di Giancarlo Sepe.
Cos’ha da dire Eduardo De Filippo all’Italia di oggi?
“I suoi archetipi comici funzionano ancora oggi. Il suo teatro fa parte della tradizione, è un classico senza tempo. Abbiamo affrontato i suoi testi con curiosità, con la voglia di andare più a fondo e scoprirne l’essenza”.
Alcuni di queste opere hanno più di 80 anni. Li avete dovuti rimaneggiare?
“Non abbiamo fatto adattamenti, solo qualche divagazione qua e là, qualche aggiunta, più che altro per divertimento o perché il testo ce lo suggeriva. Ad esempio “Pericolosamente”, uno degli atti unici che proponiamo, è ricco di appuntamenti comici che sono efficacissimi da soli”.
Come giudica lo stato della cultura oggi?
“La situazione è drammatica. La gente pensa che si tratti di una serie di crisi diverse, ma io che faccio questo lavoro da tempo posso dire che in realtà siamo di fronte ad un’unica crisi continua. C’è questa percezione sbagliata da parte della politica che la cultura non sia un veicolo economico efficace, e invece, se aiutata, potrebbe produrre vera ricchezza per il paese. Può sembrare ovvio che uno dell’ambiente dica così, ma ci tengo a sottolinearlo: abbiamo bisogno di cultura”.
Biglietti: 18 euro (15 euro loggione). Info: 0141.399057
Alexander Macinante