Si scrive Six Days, il termine anglosassone che ha sostituto quello “classico” di “Sei Giorni”, ma è la vera e propria “Olimpiade” dell’Enduro ed in tanti aspetti ricalca la più antica delle manifestazioni sportive. Per sei giorni uomini e mezzi saranno impegnati in una massacrante competizione, dall’alba al tramonto si affronteranno prove speciali e controlli orari con assistenza ridotta all’osso e piloti che devono provvedere nella maggior parte dei casi alla manutenzione del proprio mezzo meccanico. Una gara atipica, che vede raggruppati i concorrenti sotto la bandiera Nazionale, con una squadra per Nazione per la conquista dell’ambito Trofeo, una Junior riservata alle giovani promesse ed altre di Moto Club con una selezione dei migliori talenti. E’ sicuramente la gara più attesa della stagione e la Nazione che se ne assume l’allestimento è chiamata anche a dar prova di grande efficienza dal punto di vista organizzativo. La Federazione Motociclistica Italiana e tutto il mondo dell’Enduro nazionale aspettano da anni questo momento e finalmente, dal 30 settembre al 5 di ottobre, con base ad Olbia, si svolgerà la Six Days della Sardegna, un appuntamento che vedrà tutti gli occhi dei media, specializzati e non, puntati in questa direzione. Sono attesi 640 piloti da tutto il Mondo, 250 km per ogni giorno di gara, 5 prove speciali al giro ed una finale di “velocità” che vedrà raggruppati i piloti in vere e proprie manches stile motocross, per decidere chi è il migliore con sfide all’ultimo secondo. In questo universo dell’Enduro poteva forse mancare il moto club Vittorio Alfieri ? Non contenti di schierare la squadra composta da Umberto Boffa (Husaberg 300), Luca Politanò (Suzuki 450) ed il giovanissimo Corrado Romaniello (KTM), il sodalizio astigiano farà parte integrante della complessa macchina organizzativa. Dal 15 di Settembre la prima “pattuglia” di 7 collaboratori è già in Sardegna per preparare il percorso di gara, in questi giorni altri soci si recheranno in quel di Olbia per dar manforte all’organizzazione, insieme alla squadra dei piloti ed al personale di assistenza. Più di 30 persone coinvolte in ruoli della massima importanza, tra cui tracciare nel miglior dei modi un percorso che sarà valutato da piloti di tutto il mondo e garantire al massimo la sicurezza, un aspetto che assume un ruolo preponderante. Non solo uomini, ma mezzi, furgoni, fuoristrada e moto, l’Alfieri è stato chiamato e si è reso disponibile con uno spiegamento notevole di risorse, al pari dei sodalizi più blasonati del panorama nazionale, tra cui il “mitico” MC Bergamo, il Carnico, il Sebino, il Gallura e tutti i moto club dell’isola. Un appuntamento troppo importante per la Federazione ed un’occasione in cui nulla deve essere lasciato al caso, con il reperimento delle migliori risorse a coordinare questo grande evento. A “capo” dello “squadrone” alfieriano non poteva mancare il presidente Giorgio Bandoli che dal 15 settembre è in Sardegna, non solo per ….. coordinare ma soprattutto per impegnarsi in prima persona : “Il lavoro da svolgere è molto e le “direttive”della Federazione molto severe. Tutto deve essere approntato al meglio. Il nostro gruppo di lavoro è infaticabile, stiamo provvedendo a tracciare fettucciati e prove in linea, coordinandoci con altri moto club. Impressionante la mole di lavoro da svolgere, con 25.000 paletti e centinaia di migliaia di metri di fettuccia, per delimitare le zone di gara. Il tutto in un ambiente molto “coinvolgente”, si lavora tra veri appassionati ed è veramente un’esperienza unica” A richiamare il clima “olimpico” si terrà nella giornata di domenica 29 settembre la cerimonia d’apertura, con la classica sfilata delle squadre, dopo di che, a partire dal 30 “manetta al massimo” per tutti, partirà l’avventura di questa appassionante Six Days Enduro di Sardegna.
Il motoclub Alfieri alla Six Days Enduro di Sardegna
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