L’Italia non è un Paese per mamme che lavorano, siano esse dipendenti o autonome: a tenere distanti le donne dal mondo del lavoro è anche il basso investimento nei servizi di welfare che dovrebbero favorire la conciliazione tra attività professionali e cura della famiglia. La spesa pubblica per aiutare le donne a far nascere e crescere i figli è pari a 20,3 miliardi, equivalente all’1,3% del Pil e inferiore del 39,3% rispetto alla media dei 27 Paesi Ue. Il dato emerge dall’Osservatorio sull’imprenditoria femminile curato dall’Ufficio studi di Confartigianato e che verrà presentato alla 15° Convention di Donne Impresa Confartigianato, il Movimento che rappresenta 365.000 imprenditrici artigiane, organizzata a Roma il 21 e 22 ottobre. L’analisi rivela, in particolare, che in Italia la spesa pubblica per le prestazioni a favore delle nascite è pari a 3,1 miliardi, inferiore del 26,6% rispetto alla media europea, quella a sostegno della crescita dei bambini è di 2,8 miliardi, più bassa del 51,2% rispetto alla media Ue, e quella a favore dei giovani under 18 è di 6,6 miliardi, inferiore del 51,5% rispetto all’Ue. Crisi economica e qualità dei servizi pubblici per la famiglia influenzano la natalità: infatti, al gap Italia-Ue per gli investimenti nel welfare familiare si accompagna un costante calo delle nascite diminuite tra il 2008 e il 2001 del 7,3%. Insieme con la diminuzione delle nascite, è in discesa l’utilizzo di alcuni strumenti di welfare a sostegno della maternità e della conciliazione lavoro-famiglia: congedo obbligatorio retribuito di maternità, congedo parentale, assegno di maternità dello Stato e dei Comuni, assegno al nucleo familiare. In particolare il congedo obbligatorio retribuito di maternità che spetta alla lavoratrice madre, dipendente o autonoma, nel 2012 ha visto un calo del 6,8% degli utilizzatori rispetto al 2011. Nel dettaglio, la diminuzione è stata del 5,6% per le dipendenti, mentre è crollata del 17,6% per le lavoratrici autonome e del 18,6% per le artigiane. Stessa sorte per il congedo parentale, i cui utilizzatori sono diminuiti sono diminuiti del 4,9% tra il 2011 e il 2012. Per quanto riguarda poi l’assegno di maternità dello Stato e dei Comuni, il calo dei beneficiari è stato del 4%. Segno negativo anche per l’assegno al nucleo familiare i cui beneficiari sono diminuiti dello 0,9% tra il 2011 e il 2012. L’Osservatorio di Confartigianato esamina anche la qualità di alcuni servizi pubblici utili per le donne che devono conciliare lavoro, famiglia e maternità. A cominciare dai servizi comunali per l’infanzia (asilo nido, micronidi o servizi integrativi e innovativi) utilizzati soltanto dal 14% dei bambini sotto i 3 anni. Non va meglio per la quota di posti letto nei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari che sono, in media nazionale, pari a 7 ogni 1.000 abitanti. Molto bassa anche la percentuale degli anziani over 65 che utilizzano il servizio di assistenza domiciliare integrata (ADI): appena il 4,1%. Il welfare italiano non aiuta l’occupazione femminile. Secondo l’Osservatorio di Confartigianato, quantità e qualità della spesa pubblica per la famiglia influenzano la partecipazione al mercato del lavoro: in Italia quasi 1 donna su 2 (46,5%) è inattiva. Con differenze molto marcate tra Nord e Sud: se infatti a Bolzano il tasso di inattività femminile è pari al 31,9%, in Campania tocca il record negativo del 64,4%. Pur in un contesto così problematico per il lavoro femminile, l’Italia mantiene però la leadership in Europa per il maggior numero di imprenditrici e lavoratrici autonome: 1.524.600, pari al 16,3% delle donne occupate nel nostro Paese, rispetto alla media europea del 10,3%. In particolare le imprenditrici artigiane sono 364.895.
politica ed economia
Articoli correlati
Ultime notizie
asti e dintorni
Marianna Natale 
15 Dicembre 2025
Sono terminati nella sedi, infatti, gli interventi di ammodernamento e ristrutturazione finalizzati ...
appuntamenti
Stella Palermitani 
15 Dicembre 2025
Nella raffinata cornice del ristorante “Cascinalenuovo” , mercoledì 10 dicembre, in concomitanza con...
primo piano
Stella Palermitani 
15 Dicembre 2025
Si terranno domani, martedì, alle 15 i funerali di Luigi Garrone, decano dei giornalisti, scomparso ...
scuola e universita
Stella Palermitani 
15 Dicembre 2025
Ancora una volta gli studenti dell’I. I. S ” G. Penna” si distinguono per serietà e professionalità....
Leggi l’ultima edizione
Tre Domande A...
Tre domande a
Stella Palermitani 
13 Dicembre 2025
Coraggio, professionalità, spirito di sacrificio: le qualità che definiscono ogni giorno il lavoro d...
Tre domande a
Stella Palermitani 
12 Dicembre 2025
In un Teatro Alfieri gremito in ogni ordine di posti, per uno degli spettacoli più attesi, Amanda Sa...
Tre domande a
Dino Barberis 
4 Dicembre 2025
In occasione della presentazione del Rapporto Immigrazione 2025 di Caritas Italiana e Fondazione Mig...
Redazionali
redazionali
Maria Fenoglio 
11 Dicembre 2025
Le strade italiane stanno vivendo una trasformazione silenziosa ma profonda, con oltre 52.000 auto p...
redazionali
Michelino Musso 
21 Novembre 2025
Fare i primi passi nel mondo degli investimenti può sembrare intimidatorio. Termini tecnici, merca...
redazionali
Stella Palermitani 
17 Novembre 2025
La formazione in materia di sicurezza sul lavoro, disciplinata dal Decreto Legislativo 81 del 2008, ...
Notizie più lette
asti e dintorni
Marianna Natale 
9 Dicembre 2025
Nelle prime ore di domani, mercoledì 10 dicembre, prenderà il via l’intervento di rifacimento della ...
cronaca
Enzo Armando 
9 Dicembre 2025
Si sono svolti questa mattina nel cimitero municipale di Asti i funerali di Metello Scaparone, figur...
terre vino e cucina, vino
Stella Palermitani 
12 Dicembre 2025
La vendemmia 2025 in Piemonte è stata caratterizzata da un andamento climatico dinamico che ha accel...
cronaca
Stella Palermitani 
11 Dicembre 2025
E’ di due carabinieri feriti, non in modo grave, il bilancio dell’incidente stradale avvenuto questa...
Sondaggio