Palazzo Mazzola è l’unico edificio complessivamente rinascimentale presente in città, con un soffitto a cassettoni di dimensioni ragguardevoli, decorato e ben visibile nella sala che ha ospitato la conferenza stampa di presentazione dei lavori che ne miglioreranno qualità e fruibilità. Erano presenti il sindaco Fabrizio Brignolo, il presidente della Cassa di Risparmio di Asti Aldo Pia, Barbara Molina responsabile dell’Archivio Storico ed Elena Masoero progettista del Museo del Palio prossimo a realizzarsi. Il palazzo ha bisogno di cura e da lunedì 27 ottobre chiuderà per riaprire dopo la pausa natalizia nei locali di palazzo Ottolenghi. Professionisti, ricercatori, studenti potranno lì svolgere le loro attività in attesa della riapertura nel rinnovato palazzo Mazzola prevista nell’ottobre 2015. L’intervento finanziato coi fondi del PISU (Progetto Integrato di sviluppo Urbano) prevede due lotti di lavori resi necessari dalla particolarità e vetustà dell’edificio e dei locali in vista della futura prossima valorizzazione. “Il “nuovo” Palazzo Mazzola, ha detto il sindaco, avrà in dote una consona collocazione del Museo del Palio attrezzato per una fruizione di sicuro interesse per cittadini e turisti e una più razionale distribuzione dei servizi nella sezione propriamente dedicata ad Archivio Storico della città. Il finanziamento europeo darà una ricaduta che non è solo di facciata a uno dei palazzi più importanti della città”. Il primo lotto, di cui è in corso l’aggiudicazione dell’appalto, prevede il restauro dei locali, il rifacimento impianti, il recupero del seminterrato e la realizzazione di un ascensore: il tutto al fine di migliorare la fruibilità dell’edificio e la sua funzione archivistica. Importo dei lavori € 592,513,00. Il secondo lotto, a iniziarsi a breve, prevede opere di recupero e adeguamento dei locali al piano terreno e della manica lungo via Varrone dove sarà allestito il Museo del Palio. Importo totale dell’intervento € 405,882.00. Entrambi i lavori permetteranno l’adeguamento alla normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche e dovranno iniziare all’inizio di gennaio e terminare entro settembre prossimo per essere rendicontati entro dicembre 2015. Naturalmente per intervenire occorre provvedere a un trasloco di tutto l’ingente patrimonio archivistico che troverà ricovero temporaneo nei locali di Palazzo Ottolenghi. Data la tipologia e l’unicità dei materiali, come da prescrizioni della Sovrintendenza regionale ai Beni archivistici, particolare attenzione sarà riservata al trasporto e alla conservazione di alcuni cimeli in luogo sicuro e con condizioni adatte. Da questo punto di vista occhio di riguardo al Codex Astensis che sarà ospitato nel caveau della Cassa di Risparmio (con altri documenti (lo era già stato negli anni dell’ultimo conflitto) insieme alle pergamene antiche (oltre 800 “pezzi”), la prima dell’anno 947. Collaborazione quindi estremamente significativa per un avvenimento così importante come ha inteso sottolineare iI presidente Aldo Pia “La vita della città si fonde con la storia della banca e ricoverare in maniera adeguata fonti così importanti penso non possa non coinvolgere una struttura come la nostra in grado di ospitarli in modo sicuro”. Sempre il Codex, ambasciatore astigiano nelle occasioni importanti, sarà in esposizione su richiesta di Palazzo Reale a Milano per Expo 2015. “Non è l’unico gioiello custodito in Archivio, ha precisato Barbara Molina, c’è il Codice degli Statuti (Catenato), i cabrei (catasti figurati) del 700 , la documentazione medievale , le deliberazioni pubbliche (Ordinati Comunali) relative ai vari aspetti della vita cittadina a partire dal sec, XIV., il primo sigillo con San Secondo a cavallo (1290)”. Dal 1980 Palazzo Mazzola è sede dell’Archivio Storico della Città di Asti. Ospita inoltre un cospicuo fondo cartografico conservato a partire dal sec. XVII, il catasto figurato di epoca napoleonica e gli atti del Consiglio d’Ornato. All’Archivio è allestita in permanenza la sala di documentazione storica sul Palio di Asti. Il futuro Museo del Palio, progettazione e allestimento a cura degli architetti Elena Masoero e Flavio Tondo, troverà sede lungo via Varrone su una superficie totale 700 mq e disporrà di una esposizione permanente nelle tre sale prospicenti il giardino a sud, aree per esposizioni temporanee, una sala polifunzionale per convegni o esposizioni temporanee, servizi accessori per il pubblico. I locali ad uso archivio saranno sistemati e ridisegnati nelle loro funzioni secondo il progetto dell’architetto torinese Loredana Dionigio e del suo studio. Il progetto prevede il recupero strutturale del Palazzo e la riqualificazione funzionale dello stesso al fine di offrire un servizio sempre migliore all’utenza.
L’Archivio di palazzo Mazzola chiude per lavori
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