INTERNET: GENOVA; SCARICAVANO FILM GRATIS, DENUNCIATIEsprime sconcerto e dolore monsignor Francesco Ravinale, vescovo di Asti, nell’apprendere la notizia dell’arresto del prete salesiano finito in una complessa indagine legata alla diffusione sul web di immagini pedopornografiche. Don Giorgio P., 49 anni, nativo di Asti, per lungo tempo ha prestato servizio a Oulx, in Val Susa e solo da poco tempo era stato trasferito ad Alassio, dove è stato arrestato. Le indagini coordinate dal pm di Milano Giovanni Polizzi, erano scattate nel 2012 quando la polizia postale aveva cominciato ad indagare su alcuni siti internet e in particolare su alcuni servizi di condivisione di immagini. L’anomalia era evidente: gli utenti facevano continuamente riferimento a minori tanto che gli agenti hanno deciso di approfondire la vicenda. Sono stati individuati oltre 200 utenti di una trentina di Stati. Questo sistema metteva in contatto gli interessati a che poi si scambiavano materiale pedo pornografico su altre piattaforme web e anche via e-mail. Sembra che il “punto” d’incontro dei presunti pedofili fosse un social network russo utilizzato per pubblicare foto di vario genere. Esche per poter arrivare alle foto e ai video incriminati. La polizia, al termine degli accertamenti, ha eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, fra cui quella a carico del salesiano astigiano. Al sacerdote vengono contestati gli articoli 600 e 602 del codice penale, ossia di “aver trattato materiale con minori di 16 anni” e in in “numero maggiore di tre”. La posizione del salesiano comunque deve ancora essere chiarita nel dettaglio. “Sono  molto dispiaciuto per questa notizia – ha commentato il vescovo Ravinale – Noi uomini di Chiesa abbiamo il dovere di essere coerenti con gli impegni presi. Tutti però dobbiamo fare attenzione perché siamo fragili”.