Il 20 e 21 giugno torna l’atteso appuntamento con l’Assedio a Canelli. L’Assedio di Canelli 1613 è una delle rievocazioni storiche più riuscite e coinvolgenti del Piemonte. Giunta, quest’anno, alla ventiquattresima edizione, la prima da quando la città è Patrimonio dell’Umanità-Unesco, poggia le proprie fortune sulla singolarità del fatto storico e sul coinvolgimento della città. Che, quest’anno, diventa più teatrale e coinvolgente. La rievocazione storica. Nata nel 1992 il terzo weekend di giugno (quest’anno si svolgerà il 20 e 21 giugno) prende le mosse da un fatto storico realmente accaduto nell’estate del 1613, quando le truope mantovane del Duca di Nevers strinsero d’assedio la città di Canelli, ultimo baluardo del Duca Carlo Emanuele I di Savoia, in Piemonte. L’assedio venne rotto, dopo appena due giorni, grazie all’apporto fondamentale della popolazione. Il prossimo weekend il centro storico di Canelli si trasformerà in un borgo seicentesco. La manifestazione si svolgerà interamente nel centro storico, riscoprendo e rivitalizzando piazze, vie, cortili, sentieri, la collina di Villanuova, la “Sternia”, acciottolato che sale lungo la collina che porta all’ex chiesa barocca di San Rocco e al Castello Gancia. Privilegiando l’ambientazione notturna di fatti, situazioni, momenti d’arme e di spettacolo attraverso un sapiente gioco di luci e chiarori. La ricostruzione scenica. Il borgo antico prenderà vita, dal pomeriggio di sabato 20 giugno, quando la porta centrale verrà chiusa, con antichi mestieri, bancarelle, musici, giochi, ricostruzioni di spaccati di vita seicentesca, spettacoli teatrali itineranti. Oltre duemila figuranti in costume, con gruppi provenienti anche da Scozia, Francia, Svizzera daranno vita ad una grandiosa rappresentazione sulla quale dominano i fatti d’arme: le truppe di Carlo Emanuele I di Savoia, guidate dal colonnello Camillo Taffini D’Acceglio si sfideranno in scaramucce con i nemici del Duca di Nevèrs. Il tentato, spettacolare, incendio del castello con la procesisone “dei Penitenti” e il ballo “del Sabba e del Fuoco” segnerà la “notte dell’assediato” mentre nelle “Hosterie” e dalle “Taverne” verranno riproposti piatti seicenteschi della tradizione monferrina. Domenica 21 giugno, dopo una mattinata trascorsa a cercare l’intesa, le truppe dei Savoia e del Duca di Mantova si sfideranno nella spettacolare battaglia “della Vittoria” sulla piazza centrale a ridosso della porta del Borgo. Il “Pranzo della Vittoria”, i giochi, la festa e numerose attrazioni nel pomeriggio sino a sera quando i “fuochi di gioia” chiuderanno la manifestazione. I numeri. L’organizzazione della rievocazione storica, una delle più imponenti e importanti del Nord Italia, è affidata al Comune di Canelli e al Gruppo Storico Militare dell’Assedio 1613. Ogni anno la manifestazione è seguita da non meno di 35 mila turisti. I figuranti in costume militaresco, tra Savoia e Mantovani, sono circa 500: tra loro, grande il numero di spadaccini, i portatori “di picca”, mentre verranno utilizzati cannoni ricostruiti su stampi seicenteschi. E, poi, frati, viandanti, vinattieri, contadini, commercianti, nobili, il Podestà. Grande spazio all’enogastronomia, curata da tredici tra “Hosterie” e “Taverne” che sforneranno piatti tratti da ricette seicentesche curati e valutati dall’Accademia Italiana della Cucina. A corollario il vino, simbolo della città: non se ne risparmierà, ma con la dovuta moderazione: apripista il prodotto simbolo di questa terra, il Moscato di Canelli Docg. Senza dimenticare di immergersi nelle “Cattedrali sotterranee”, i templi del vino canellese Patrimonio dell’Umanità-Unesco.
Canelli: 24esima edizione dell’Assedio
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