In vista della prossima quotazione in borsa, Poste Italiane e le Organizzazioni sindacali hanno firmato l’ipotesi di accordo sulla riorganizzazione della funzione Posta, Comunicazione e Logistica, prevista dal Piano Strategico “Poste 2020”. L’intesa, firmata da tutte le sigle sindacali tranne UILposte, che si è riservata di sottoporre l’intesa ad un ulteriore approfondimento, costituisce un segnale di apprezzamento da parte delle organizzazioni sindacali per il lavoro finora svolto dal management. L’accordo fa seguito ad una serie di incontri di valutazione sulle innovazioni operative previste dal Piano e costituisce un efficace strumento per procedere alla riorganizzazione del settore in un quadro di condivisione con le Parti sociali. L’intesa fa altresì valere il principio dell’innalzamento dello standard di qualità. Il Piano si muove in uno scenario segnato da un significativo recupero dei ricavi di Poste Italiane nel primo semestre 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma pur sempre caratterizzato dal calo dei ricavi di posta tradizionale benché rallentato negli ultimi mesi. Il Piano di Sviluppo per la funzione Posta, Comunicazione e Logistica fissa le linee-guida: sulla razionalizzazione della Rete Logistica primaria, sulla separazione delle fasi di “smistamento e classificazione” da quelle di distribuzione della corrispondenza e sull’integrazione dei flussi logistici tra Poste Italiane e SDA. Stabilisce, infine, la diversificazione dei modelli di recapito in funzione delle specifiche esigenze di business, delle caratteristiche orografiche del territorio e della densità dei flussi logistici. Il nuovo modello di recapito introduce un assetto organizzativo che individua tre aree differenziate per intensità di volumi postali e con una specifica modalità di servizio. Per le Aree metropolitane con elevata “densità postale” e forte pressione competitiva, è prevista la creazione di una rete dedicata al recapito al destinatario, che sarà denominata “Linea Plus Metropolitana”. Nei Capoluoghi di provincia e nelle aree extraurbane non regolate il servizio di recapito sarà svolto a giorni alterni con la creazione di una articolazione addizionale che assicurerà prevalentemente il recapito quotidiano dei prodotti con livello di servizio j+1. Le Aree extraurbane regolate includono infine circa 5300 comuni in cui il recapito sarà eseguito a giorni alterni, come previsto dalla delibera AGCOM n. 395/15/cons. L’intesa affronta anche il tema delle ricadute occupazionali legate all’evoluzione dei processi operativi e all’aumento di efficienza, qualità e innovazione del servizio. Poste Italiane si è impegnata a non ricorrere alle procedure di licenziamento collettivo ex art. 4 e 24 della legge n. 223/91. L’accordo prevede infine un serrato percorso di confronto con le Organizzazioni sindacali, a livello nazionale e territoriale, che si svilupperà in sincronia con il progressivo sviluppo temporale e operativo del Piano.
Ballarè: “L’Anci è al fianco dei Comuni contro la riduzione del servizio postale”
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