I militari della guardia di finanza di Asti hanno dato esecuzione all’ordinanza degli arresti domiciliari nei confronti di due imprenditori di 69 e 49 anni per i reati di bancarotta distrattiva, documentale e ricorso abusivo al credito, per quasi 9 milioni di euro, posto in essere attraverso la sistematica emissione di false ricevute bancarie. Ordinanze disposte dal gip Giacomo Marson su richiesta del sostituto procuratore Giulia Marchetti. Il servizio trae origine dalle attività di indagine condotte a seguito del fallimento di due società, con un passivo di quasi cinque milioni di euro, aventi sede nella provincia di Asti e operanti nel settore dell’autotrasporto in Italia ed all’estero. Le due imprese sono risultate sia giuridicamente sia di fatto riferite ai predetti responsabili. Nel corso delle indagini le fiamme gialle hanno eseguito numerose perquisizioni nella sede delle società fallite e in altre località interessate, sottoponendo a sequestro, sia nell’Astigiano che in Bulgaria, numerosi beni, tra cui autocarri e ricambi meccanici, che erano stati sottratti alla procedura fallimentare, mediante il trasferimento fraudolento a favore di due società di diritto bulgaro, anch’esse riconducibili agli arrestati. Tali beni saranno consegnati al curatore fallimentare per soddisfare le pretese dei creditori. Sono tuttora in corso accertamenti delegati in merito.