La notizia aveva fatto il giro del mondo. Uno dei fiori all’occhiello di Asti, con realtà come il Piam, attivo da circa 15 anni, e del Piemonte, ossia la gestione della tratta di esseri umani, era andata vicina al collasso. Colpa di un errore di comunicazione da parte della Regione Piemonte al Ministero dell’Interno, legate all’invio telematico dei progetti delle associazioni. In pratica il file pdf con i bandi dei progetti delle realtà piemontesi “in gara” era stato inviato a metà, una svista non perdonata dal Ministero che aveva così escluso dal finanziamento tutte le associazioni (problemi riscontrati anche per Liguria, Valle d’Aosta) che da anni lavorano sul delicato fronte della tratta. Oggi la questione sembra risolta, con l’intervento “ad hoc” di Regione e Ministero. La prima infatti garantirà fondi necessari per la prosecuzione del progetto “Piemonte in rete contro la tratta” fino a dicembre, mentre per il prosieguo subentrerà il Ministero. Ad annunciarlo l’assessore regionale con delega all’Immigrazione Monica Cerutti che ha anche parlato di cifre: “Su un bando varato dal Governo nel luglio scorso da 13 milioni di euro la Giunta regionale si è impegnata a destinarne 330 mila per finanziare l’attività delle unità di strada e il lavoro di emersione finora realizzato dai soggetti – ha spiegato Cerutti -. In un incontro con il prefetto Mario Morcone, capo dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno, abbiamo proposto di avviare in Piemonte un progetto sperimentale che, mettendo in stretto collegamento il sistema di accoglienza per richiedenti asilo e la rete antitratta, miri a individuare tempestivamente le potenziali vittime di tratta tra chi richiede la protezione internazionale”. A rischio erano finite realtà, fra cui il Piam di Asti, che del contrasto alla tratta, dell’accoglienza e del supporto alle “schiave del sesso” hanno fatto una delle realtà migliori che l’Italia intera ci invidia, creando un vero e proprio modello preso a esempio anche all’estero. Non per nulla qualche settimana fa Alberto Mossino presidente Piam, era stato intervistato da BBC, Guardian e da una televisione olandese. “Riconoscendo la validità di questo lavoro non solo a livello locale ma anche piemontese, con il sindaco Fabrizio Brignolo e il consigliere Angela Motta ci siamo battuti affinché la Regione corresse ai ripari e rimediasse a un grave errore”, ha commentato all’assessore alle Politiche Sociali di Asti Piero Vercelli.