Sono circa 26.490 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per maggio 2022; nell’area del Nord Ovest saranno 114.800 e complessivamente in Italia circa 444.000.
Confrontando le previsioni regionali di entrata di maggio 2022 con quello di maggio 2021 si rileva un calo di circa 1.330 unitĂ , dovuto principalmente al rallentamento registrato da industria manifatturiera e costruzioni, mentre tengono ancora servizi e turismo.
Allargando l’orizzonte temporale al trimestre maggio-luglio 2022 l’entità delle entrate programmate sale a 86.600, 790 assunzioni in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Questi sono alcuni dei dati, contenuti nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che evidenziano come nel mese di maggio 2022 l’indebolimento della crescita economica osservato nel I trimestre e le prospettive sempre più incerte per il II trimestre a causa della guerra in Ucraina, della crisi energetica e delle altre materie prime inizino a frenare anche la domanda di lavoro.
Il 70% delle entrate delle aziende piemontesi riguarderĂ lavoratori dipendenti, il 21% lavoratori somministrati, il 2% collaboratori e il 7% altri lavoratori non alle dipendenze.
La domanda di lavoro è trainata dai contratti a tempo determinato con il 62% delle entrate programmate, seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 24% dei casi e dai contratti di apprendistato con il 9%. Pesano, infine, il 5% gli altri contratti.
Delle 26.490 entrate previste in Piemonte nel mese di maggio 2022 il 17% è costituito da laureati, il 28% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 19% e il 34%.
A livello settoriale sono sempre i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 18.060 entrate, il 68% del totale (120 unità in meno rispetto a quanto previsto a maggio 2021). L’industria prevede 8.430 entrate, generando circa il 32% della domanda totale del mese e segnando però un calo di 1.210 entrate rispetto a maggio 2021. Nel dettaglio 6.680 entrate riguarderanno il comparto manifatturiero e 1.760 quello edile.
Tra i servizi si rileva un forte interessamento del comparto dei servizi alle persone, 17.240 entrate previste nel trimestre in esame, pari al 19,9% delle 86.600 entrate complessive del periodo maggio-luglio 2022, dei servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici (13.310 entrate) e del commercio con 9.500 assunzioni (11,0% del totale).
Delle entrate previste a maggio 2022 in Piemonte una su quattro sarĂ destinata a professioni commerciali e dei servizi, il 22% a dirigenti, specialisti e tecnici. Gli operai specializzati e conduttori di impianti genereranno il 30% delle entrate e solo il 9% sarĂ rappresentato da impiegati. I profili generici produrranno il 14% delle assunzioni del mese.
Per una quota pari al 33% le assunzioni interesseranno giovani con meno di 30 anni; percentuale che sale al 47% per l’area commerciale e della vendita e scende al 28% per l’area amministrativa.
Per il 40% delle entrate viene, inoltre, richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Il 22% delle entrate applicherĂ soluzioni creative e innovative e il 13% coordinerĂ altre persone.
A livello di area di funzionamento il peso maggiore è dato dalla produzione beni ed erogazione servizio (49%), seguita dall’area commerciale e vendita (16%) e da quella tecnica e di progettazione (14%), che – come nei mesi precedenti – riscontra la maggior difficoltà di reperimento delle figure richieste (6 imprese su 10). L’area della logistica pesa il 12%, mentre l’area amministrativa e finanziaria e l’area direzionale generano rispettivamente una quota pari al 6% e al 5% delle assunzioni previste.
A maggio perdura la difficoltà delle imprese piemontesi a reperire i profili ricercati: è difficile trovare il 43% delle figure professionali da inserire in azienda, dato in diminuzione di circa 2 punti rispetto al mese precedente e superiore alla media nazionale di maggio (38%). La mancanza di candidati è la motivazione prevalentemente segnalata dalle imprese (28%), seguita dall’inadeguata preparazione dei candidati (12%).
Tra i profili più difficili da reperire in regione a maggio 2022 si segnalano: Dirigenti e Direttori (l’82% è di difficile reperimento), Farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita (70 figure ricercate con difficoltà nel 67% dei casi), Medici e altri specialisti della salute (65%), Operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori e Tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (per entrambe le figure la difficoltà di reperimento si attesta al 64%) e Operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili con circa 200 figure ricercate nel mese e un grado di difficoltà del 43%.