Un supporto per l’accesso al credito e agli investimenti delle imprese artigiane piemontesi per favorire lo sviluppo e l’ammodernamento dei processi produttivi questo è l’obiettivo del Fondo unico per l’artigianato (FUC) – commenta l’Assessore all’Artigianato Andrea Tronzano – un bando a sportello per ottenere finanziamenti agevolati erogati in parte a tasso zero con risorse regionali e in parte con risorse di intermediari finanziari convenzionati a tassi di mercato e relativo contributo a fondo perduto a conclusione dell’investimento e su cui la Regione ha messo dieci milioni di euro. Uno sportello online che apre domani, 19 giugno, e che rappresenta un’iniezione di fiducia opportuna per un comparto che rappresenta un settore produttivo di qualità ”
Supporto agli investimenti e sostegno all’accesso al credito delle MPMI artigiane (micro, piccole e medie imprese) Beneficiari Micro, piccole e medie imprese (MPMI), già in possesso dell’annotazione della qualifica artigiana sul Registro delle Imprese della CCIAA. Le imprese devono risultare iscritte al Registro Imprese della CCIAA; avere almeno un’unità locale operativa attiva in Piemonte o dimostrarne la nuova attivazione in visura camerale alla conclusione del progetto; in possesso di codice ATECO 2007 prevalente indicato in visura camerale, che rispetti le limitazioni ed esclusioni riportate nell’Allegato 1, ad eccezione delle nuove attività , che dovranno dimostrarne la validità in visura camerale a conclusione del progetto.
Investimenti
Sono ammissibili gli interventi finalizzati alla realizzazione di progetti di investimento, sviluppo, consolidamento e per le connesse necessità di scorte, di importo minimo pari a € 25.000 per micro e piccole imprese ed € 250.000 per le medie imprese.
Sono ammesse le spese “sostenute” successivamente alla data di invio della domanda, ad eccezione delle imprese/ditte costituite da meno di 6 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, per le quali sono ammissibili le spese sostenute entro i 6 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda, per un importo pari o inferiore al 30% del totale dei costi ritenuti ammissibili, tra i seguenti:
a) Spese principali:
a.1) Macchinari e impianti di servizio ai macchinari , attrezzature;
a.2) hardware e software;
a.3) mobili, arredi, macchine d’ufficio, altri beni, strumentali al progetto di investimento;
a.4) automezzi per trasporto di cose alimentati a combustibili tradizionali o a combustibili alternativi ;
a.5) opere edili ;
a.6) brevetti, marchi, licenze, diritti d’autore;
a.7) sistemi e certificazioni aziendali che riguardino la qualità della lavorazione, il rispetto per l’ambiente e la sicurezza e la salute dei lavoratori;
a.8) certificazioni di prodotto non obbligatorie rilasciate da Organismi di certificazione adeguatamente accreditati.
b) Spese con limitazione:
b.1) Acquisto e/o costruzione di immobili da destinare all’attività d’impresa (per un importo non superiore al totale delle “spese principali”);
b.2) “avviamento d’azienda ” per un importo non superiore al 35% del totale delle “spese principali”;
b.3) scorte (materie prime, semilavorati, prodotti finiti, merci), per un importo non superiore al 20% del totale delle “spese principali”;
b.4) spese per servizi, per un importo non superiore al 25% del totale delle “spese principali” (consulenze aziendali, formazione del personale, intermediazione immobiliare; costi di pubblicità e marketing, compresa la realizzazione e/o il potenziamento della propria presenza su internet attraverso siti e/o e-commerce, spese per partecipazione a fiere (plateatico e allestimento stand), locazione di immobili per l’attività di impresa (sono considerati finanziabili esclusivamente i canoni di locazione pagati dalla data di presentazione della domanda fino al termine di realizzazione del progetto), locazione operativa (noleggio) di beni e servizi;
p.5) spese generali, per un importo non superiore al 5% del totale delle “spese principali”. Per “spese generali” si intende, a titolo esemplificativo e non esaustivo utenze (acqua, gas, elettricità , telefonia etc); cancelleria; spese per manutenzioni ordinarie; commissioni di garanzia, per un limite massimo di 1.500,00 euro.
Incentivo
Finanziamento con il concorso di risorse regionali a tasso zero e risorse degli intermediari cofinanziatori a tassi di mercato convenzionati, fino al 100% delle spese ritenute ammissibili.
Finanziamento minimo (inteso come cofinanziamento complessivo):
•   € 25.000,00 per le micro e piccole imprese;
•   € 250.000,00 per le medie imprese.
Quota massima di intervento con risorse regionali:
•   € 500.000,00 per le micro imprese;
•   € 1.000.000,00 per le piccole imprese;
•   € 1.500.000,00 per le medie imprese;
La percentuale massima di intervento con risorse regionali è pari al 70% del finanziamento complessivo concedibile.
Nel caso in cui venga selezionato un Confidi come cofinanziatore, l’importo massimo del cofinanziamento complessivo è pari a 150.000,00 euro. Di conseguenza, la quota massima di intervento con risorse regionali è pari a 105.000 euro.
Contributo a fondo perduto concesso con le seguenti percentuali e soglie massime:
•   micro imprese: 10% della quota pubblica di finanziamento;
•   piccole imprese: 8% della quota pubblica di finanziamento;
•   medie imprese: 4% della quota pubblica di finanziamento.
Oltre alle soglie sopra elencate, i contributi sono erogati anche nel rispetto dei limiti previsti dal Regolamento (UE) n. 1407/2013 – De minimis e nel rispetto delle regole di cumulo previste dal bando.