Caso Konecta, Isnardi (Pd): “Le istituzioni si muovano rapidamente”
Dopo la risposta dell’Assessore Vignale nel Consiglio regionale di ieri alle interrogazioni sul futuro delle sedi di Asti e Ivrea di Konecta Spa, il Consigliere regionale Fabio Isnardi (Pd) prende atto dei primi segnali arrivati in questi giorni dalle istituzioni, con la calendarizzazione per il 22 dicembre dell’incontro con il Ministero, mentre invita tutte le forze in campo ad attivarsi per trovare soluzioni.
“Konecta, per noi l’ex Comdata, prima delle varie acquisizioni, rimane una realtà nata ad Asti a tutti gli effetti. Oggi impiega un totale 412 persone ed è, per dimensione, impatto e notorietà, una delle entità economiche più significative della città,” chiarisce il Consigliere. “È compito della politica ora rivendicare e tutelare le ragioni di chi lavora e del tessuto sociale di cui fa parte” commenta il Consigliere.
“L’annuncio della convocazione di un tavolo di confronto con i vertici di Konecta SpA è un piccolo passo avanti, così come l’interlocuzione nel merito tra la Regione Piemonte e il Sindaco di Asti,” prosegue Isnardi. “Seguiremo con attenzione lo sviluppo della situazione, perché bisogna evitare il più possibile un ulteriore impoverimento dell’economia astigiana”.
Così conclude: “Sosterremo la battaglia dei sindacati, perché non è pensabile che i 412 lavoratori della sede di Asti siano costretti a scegliere il trasferimento a Torino, affrontando i costi di spostamento a fronte di stipendi molto esigui. Lascia perplessi l’idea che una multinazionale come Konecta Spa, che vanta importanti clienti, sia costretta ad accorpare Asti e Ivrea con Torino e non possa proporre un piano industriale meno impattante sul nostro territorio e soprattutto più rispettoso dei lavoratori e delle loro famiglie”.