Andrea Morra nuovo direttore della struttura complessa di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl At
Il dottor Andrea Morra è il nuovo direttore della Struttura complessa di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl AT.
Astigiano, 53 anni, Morra ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Torino nel 2001; nello stesso ateneo ha conseguito il diploma di specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva nel 2004 e nel 2006 il Master di II livello in Gestione del Rischio nelle Aziende Sanitarie nel 2006.
Dopo alcune iniziali esperienze professionali nell’ambito dell’Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari e come vicedirettore sanitario della Casa di Cura Humanitas Cellini, nel 2006 ha intrapreso la carriera nell’ambito dell’organizzazione delle cure primarie, lavorando fino al 2018 presso i servizi territoriali dell’Asl Città di Torino. Approdato nel novembre 2018 al Distretto dell’Asl AT, ha ricoperto il ruolo di responsabile della struttura semplice “Assistenza primaria ed Implementazione del PNRR”, occupandosi in particolare dei medici convenzionati e dell’organizzazione dei servizi territoriali.
Tra le esperienze maturate si segnala anche l’attività di docenza universitaria, come professore a contratto, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia “A. Gemelli – Roma” (sede formativa di Torino) e all’Università di Torino, con focus su: programmazione dei servizi sanitari, organizzazione delle aziende sanitarie e dell’igiene, epidemiologia e problemi prioritari di salute.
“La prevenzione è uno strumento indispensabile per poter garantire un buon livello di salute alla nostra popolazione di riferimento, con ricadute sia sul singolo individuo, sia sulla sostenibilità del sistema nel suo complesso – commenta il dottor Morra – come suggerisce l’indirizzo intrapreso dalla nostra Direzione Strategica, si lavorerà per implementare sempre di più la stretta sinergia tra i Servizi dell’Asl AT e i soggetti del territorio – comuni, scuole, Prefettura, ARPA, associazioni di volontariato/terzo settore – chiamati a concorrere al principio di “one health”, ovvero alla visione integrata della salute, come patrimonio umano e ambientale, da difendere con la responsabilità di tutti e di ciascuno. In quest’ottica un’attenzione particolare verrà riservata alla tutela della popolazione più fragile>.