Una corsa tra auto potenti dietro alla morte di Matilde Baldi?
Non sono ancora stati fissati i funerali di Matilde Baldi, la ragazza di 20 anni coinvolta in un incidente stradale avvenuto giovedì sull’autostrada Asti-Cuneo. La giovane viaggiava su una Fiat 500 assieme alla madre, quando è stata tamponata da una Porche con targa straniera. Un incidente le cui cause sono al vaglio della Polstrada. Ad avere la peggio le due donne che viaggiavano sull’utilitaria: la madre aveva riportato lesioni e traumi più lievi, invece le condizioni di Matilde erano subito apparse gravi.
Trasportata in codice rosso all’ospedale di Alessandria, il suo cuore ha smesso di battere intorno all’ora di pranzo di martedì. Matilde lavorava in una caffetteria del centro commerciale Il Nuovo Borgo, aveva una passione per la pallavolo avendo militato nella Play Asti under 13 fino al 2018 (per poi passare un anno in una squadra di Alba) ed era fidanzata con Francesco Tozaj, attaccante dello Spartak San Damiano. Proprio la società ha lasciato un commovente messaggio di cordoglio sui propri canali social: “La famiglia dello Spartak San Damiano si ferma oggi, col cuore spezzato, per stringersi attorno al nostro tesserato Francesco, alla sua famiglia e a tutte le persone che hanno amato Matilde. In questo momento di immenso dolore, tutta la nostra società vuole far sentire la propria vicinanza, con affetto e rispetto, condividendo il peso di una perdita così ingiusta e difficile da accettare. Ciao Matilde, il tuo sorriso resterà nei cuori di chi ti ha conosciuta. Forza Francesco, siamo con te”.
Anche a Montegrosso paese dove vive la famiglia di Matilde, la notizia della drammatica morte della giovane ha destato sconcerto e dolore: “Non ci sono parole per capire questa tragedia che coinvolge tutto il paese e che ha toccato delle famiglie che fanno parte della nostra comunità e che sono molto benvolute”, commentano da Montegrosso.
La madre della ragazza, Elvira, che proprio martedì è stata dimessa dall’ospedale, lavora alla casa di riposo del paese ed è sorella della titolare della famosa enoteca di Montegrosso. Il fratello Lorenzo, di qualche anno più grande, è, invece maestro al doposcuola, mentre il padre Gianluca è dirigente di una azienda di Brescia.
Una famiglia piombata nel dramma di una morte che potrebbe celare un retroscena ancora più amaro. Non è, infatti, escluso che l’utilitaria guidata dalla madre e su cui viaggiava anche Matilde sia stata tamponata nel corso di una sorta di sfida tra due potenti auto. Si vocifera, infatti, di una seconda vettura che dopo aver sorpassato bruscamente la macchina delle donne non si sarebbe fermata dopo l’impatto con la Porche con targa straniera.
Un’ipotesi al vaglio degli inquirenti.
Intanto la famiglia ha voluto fare un ultimo gesto di amore: dare il consenso per la donazione degli organi di Matilde.