Il cardinal Pizzaballa scrive ai lettori della Gazzetta d’Asti: “Il Bambino di Betlemme ci chiama alla pace e alla solidarietà”
Il cardinal Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini ha scritto ai lettori di Gazzetta d’Asti attraverso la Caritas per sostenere la campagna di Avvento
L’Avvento è tempo di attesa, ma anche di responsabilità: attendere il Signore significa aprire le porte della carità. E la carità ha sempre un volto: quello dei fratelli che soffrono. Tra questi, la piccola comunità cristiana di Gaza continua a portare una croce pesante. La parrocchia latina rimane un punto di riferimento insostituibile: luogo di preghiera, rifugio, mensa, scuola improvvisata, sostegno psicologico. È segno concreto della presenza di Cristo tra i più poveri. Sostenere la parrocchia di Gaza significa rendere visibile il messaggio cristiano di pace e costruire speranza. Negli ultimi mesi, singoli, famiglie, parrocchie e associazioni hanno manifestato una vicinanza commovente alla parrocchia attraverso donazioni e preghiere. Grazie a questi gesti è stato possibile affrontare emergenze sanitarie, distribuire cibo e medicinali, garantire alloggio e far sentire ai cristiani di Gaza che non sono soli. A tutti voi va un grazie sincero: ogni offerta, grande o piccola, racconta una storia di amore, di fede concreta, di un’umanità che non volge lo sguardo.
Il Natale arriva anche quest’anno come una luce discreta ma tenace, capace di rischiarare le strade della Terra Santa e ogni luogo ferito dal dolore, dall’ingiustizia e dalla solitudine. Quella luce è il Bambino di Betlemme, che nasce ancora una volta “per voi”: i poveri e gli umili, i malati e coloro che soffrono, i peccatori in cerca di perdono, gli emarginati e gli esclusi, coloro che cercano pace e giustizia, chi si sente smarrito o senza direzione, gli oppressi e i gravati, tutti coloro che desiderano speranza e redenzione, i credenti in attesa del Messia e in definitiva, tutta l’umanità. Nasce nella povertà di una mangiatoia perché nessuno si senta escluso dal suo abbraccio: ogni persona, soprattutto la più fragile, è chiamata per nome e custodita dal cuore di Dio.
Il Natale quindi ci invita a non cedere alla rassegnazione anche in una regione segnata dalla guerra, dall’odio e dalle divisioni. La luce di Cristo è più necessaria che mai e continua a brillare nelle notti più oscure, per questo possiamo restare uniti nella speranza e nel desiderio di pace e giustizia. Viviamo questa comunione con voi, che ringraziamo in modo speciale, perché attraverso Caritas Asti, trasformate ogni giorno il Vangelo in gesti di vicinanza, cura e solidarietà. Siete spesso la prima mano tesa verso chi soffre, la voce che consola e la presenza che non abbandona: una luce viva che la Chiesa può offrire al mondo, discreta ma capace di scaldare e guidare. Ci auguriamo che questa campagna porti sollievo a una comunità provata e ricordi a tutti noi che il Natale nasce proprio nei luoghi in cui si ricostruisce, si cura e si perdona. Il Bambino di Betlemme ci chiama alla pace e alla solidarietà che non sono solo ideali, ma necessità quotidiane per la Terra Santa.
Insieme possiamo far sì che la speranza non venga mai meno.
Per sostenere la campagna Caritas per l’Avvento
Causale: Avvento/Natale 2025 – Bonifico bancario a favore della Caritas Diocesana di Asti: Codice IBAN IT17S0623010320000046398437, Cariparma, Corso Alfieri n. 213, Asti.