Quando parliamo di ormoni anabolici e del loro impatto sulla gestione dello stress, ma soprattutto sulla qualità del sonno, stiamo affrontando un argomento che mostra un fervente interesse da parte della comunità non solo scientifica.
I principali protagonisti di questo equilibrio complesso, ma allo stesso tempo ben strutturato, sono il testosterone, l’ormone della crescita GH e l’IGF-1, perché influenzano in primis lo sviluppo muscolare e le performance del fisico, ma rappresentano anche gli input per i processi di recupero dei muscoli e delle funzioni neurologiche.
Ormoni anabolici e stress nel loro legame bidirezionale
Quando parliamo di ingredienti naturali utilizzati negli integratori, entriamo nella letteratura scientifica e dinamica della questione, che mostra come lo stress cronico alteri profondamente la secrezione degli ormoni anabolici. Per questo motivo cresce l’interesse verso anabolizzanti naturali, pensati per supportare i processi fisiologici senza gli effetti collaterali tipici delle versioni sintetiche.
Equilibrare attraverso trattamenti mirati gli assi responsabili del cortisolo, significa essere un passo avanti per bilanciare tutti i nutrienti necessari al benessere psico – fisico, quindi evitare gli effetti negativi degli squilibri che possono verificarsi: in poche parole, tutto ciò si traduce con una migliore gestione dello stress, attraverso gli elementi naturali che il corpo produce.
Quando il testosterone tende a ridursi, si manifestano effetti negativi sull’energia, quindi sulla regolazione emotiva e, dunque, motivazionale. I valori ottimali di testosterone sono associati a una maggiore resilienza psichica, quindi a una minore reattività dell’ansia e diversi studi effettuati negli ultimi anni, evidenziano proprio il suo ruolo protettivo contro l’impatto dello stress.
Secondo un articolo di Focus pubblicato a dicembre 2024, persino l’orientamento degli uomini dipende dal testosterone, questo per evidenziare la sua importanza sulla natura biologica umana.
Il sonno come regolatore ormonale naturale
Il sonno non è mai soltanto un semplice momento di riposo e recupero psico – fisico, anche se, già presentato in questa chiave, ci offre una panoramica completa della sua importanza per il benessere quotidiano.
Infatti, stiamo parlando anche del principale (e più importante) laboratorio endocrino di tutto l’organismo. Adesso ci colleghiamo al discorso iniziale, perché durante le prime fasi del sonno profondo, indicate come stadi NREM 3, viene registrato il picco di secrezione del GH: ecco perché si tratta di un meccanismo cruciale ai fini delle funzioni cognitive, della stabilità emotiva e del metabolismo muscolare.
Cosa accade quando il sonno è squilibrato
Eccoci arrivati al nocciolo della questione, perché un sonno squilibrato, l’alterazione del ritmo circadiano o la totale privazione del sonno, tutti fattori documentati in numerosi studi clinici, riducono sensibilmente i livelli di testosterone e quindi di GH, aumentando contemporaneamente i livelli di cortisolo: l’ormone dello stress.
Questo squilibrio ormonale si traduce in diversi effetti negativi per tutto l’organismo umano, come un affaticamento maggiore durante le operazioni quotidiane, un notevole peggioramento della qualità del recupero delle energie e persino un calo motivazionale.
Viceversa, un sonno regolare e profondo, è in grado di sostenere la fatica attraverso la produzione costante degli ormoni anabolici, rinforzando a tutti gli effetti le capacità del corpo (e della mente) di affrontare lo stress quotidiano sia dal punto di vista fisico che mentale.