Sorpresa per i 18 alunni dei corsi di liceo scientifico, ragioneria e geometra dell’ istituto scolastico paritario Manzoni, che mercoledì mattina si sono presentati a scuola per sostenere l’esame di maturità. Le commissioni, infatti, non sono state nominate, e pare che, in merito, di ufficiale non ci sia ancora nulla. Secondo quanto chiarito dal dirigente Fabio Gai, “A inizio anno la scuola ha cambiato sede (che ha già tra l’altro ospitato un istituto dello stesso tipo). In piena fase di trasloco è arrivata un’ispezione dell’Ufficio Scolastico regionale, ed  ai primi giorni di maggio la scuola ricevette una nota in cui si comunicava l’impossibilità per i candidati di sostenere l’esame di Stato perché genericamente si riteneva non ne sussistessero le condizioni. In seguito peraltro il Tar Lazio, come è  già successo almeno altre sei o sette volte nel giro di poco più  di un anno, ci ha fato ragione”. Il documento del 6 giugno 2013, a firma del presidente Paolo Restiano, recita infatti tra l’altro che «sussistono le ragioni di gravità e urgenza» per l’accoglimento delle richieste della scuola «nell’imminenza dello svolgimento dell’esame di Stato». Continua insomma la lunga diatriba tra Manzoni e Uffici Scolastici iniziata l’11 maggio 2012 tra ispezioni, ricorsi e provvedimenti vari, diplomi annullati e poi riconosciuti, anni scolastici persi e poi riacquistati. La revoca, notificata dal direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e segnalata dal dirigente dell’Ufficio Scolastico della Provincia di Asti Alessandro Militerno, aveva avuto effetto dall’anno scolastico 2012. Ha detto del preside Gai  “Tutto ciò è stato annullato dall’ ordinanza del TAR Lazio del gennaio 2013”. A luglio dell’anno scorso, la problematica era balzata agli onori delle cronache nazionali per la sfortunata sorte toccata a 40 ex allievi, improvvisamente ritrovatisi “immaturi” per essersi visti contestare il diploma “caducato”, e quindi privato di efficacia giuridica, un anno dopo averlo ottenuto. Manuela Caracciolo