QUO VADO? Regia: Gennaro Nunziante Interpreti: Checco Zalone, Eleonora Giovanardi, Sonia Bergamasco, Maurizio Micheli, Ninni Bruschetta, Lino Banfi Direttamente da Capurso, in provincia di Bari, con l’anno nuovo è tornato Checco Zalone, l’uomo dei record, che fra i suoi successi passati può vantare di esser stato secondo in Italia come incassi solo ad “Avatar” di James Cameron. In “Quo vado?” il comico è alle prese con un dilemma che soprattutto in questi ultimi tempi si è spesso presentato a molti: lasciare il posto fisso di lavoro o essere trasferito lontano da casa? Comincia così un lungo viaggio da un piccolo paese della Puglia a mete lontanissime come l’Africa, la Norvegia e addirittura il Polo Nord. Diretto, come di consuetudine, dal fidato Gennaro Nunziante, dopo “Che bella giornata”, “Cado dalle nubi”, “Sole a catinelle”, in questo nuovo film il trentottenne Luca Medici (questo il suo vero nome) è nuovamente autore anche di musica e canzoni. Il cast comprende l’attore e regista teatrale Ninni Bruschetta, recentemente ospite in città dell’Asti Film Festival e due vecchie glorie del cinema pugliese come Lino Banfi e Maurizio Micheli, livornese di nascita ma barese d’adozione. MACBETH Regia: Justin Kurzel Interpreti: Michael Fassbender, Marion Cotillard, Paddy Considine, David Thewlis Ambientata nel Medioevo, “Macbeth” è la storia di un generale scozzese, ossessionato dalla sua stessa ambizione e dalla profezia di divenire re di Scozia: un animo grande e valoroso rovinato dall’ambizione. La tragica metamorfosi di Macbeth, signore di Glamis, mette in scena sullo sfondo le drammatiche vicende di quei tempi in una rivisitazione storica molto accurata. Secondo il regista, in “Macbeth” manipolazione e intrigo sono tematiche centrali: “Guardi i protagonisti dell’opera scritta da William Shakespeare nel 1.600, e sembra di assistere a una scena di ‘Quei bravi ragazzi’ di Scorsese, in cui i vari personaggi cercano di ingannare e raggirare l’altro in modo abile, intelligente e subdolo”. Kurzel non è il primo a subire il fascino del capolavoro shakespeariano, che ha affascinato attori e registi come Orson Welles e Roman Polanski, i quali hanno trasposto la tragedia sul grande schermo rispettivamente nel 1948 e nel 1971, e addirittura il giapponese Akira Kurosawa, che si è ispirato al personaggio per il suo “Trono di sangue” del 1957. A cura di Umberto Ferrari