Nel pomeriggio di oggi Incisa Scapaccino si è svolta la commemorazione del 221° anniversario della nascita del Carabiniere Giovanni Battista Scapaccino, Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa alla Memoria.

La cerimonia è iniziata con la deposizione di una corona di alloro presso il monumento dedicato al Carabiniere in Piazza del Municipio alla presenza del Gen. B. Antonio Di Stasio, Comandante della Legione CC “Piemonte e Valle d’Aosta”, del Ten. Col. Paolo Lando, Comandante Provinciale CC di Asti, del Sindaco di Incisa, Matteo Massimelli, del Vicario del Prefetto Dottoressa Enrica Montagna e delle altre Autorità civili e militari provinciali, nonché del Professore Marcello Rota, detentore della Medaglia d’Oro, del Coordinatore Provinciale dell’Associazione Nazionale Carabinieri e del Presidente dell’ANC di Dublino. 

Il Carabiniere Giovanni Battista Scapaccino, nato ad Incisa il 15 febbraio 1802, è una figura cardine per l’Arma dei Carabinieri e la Medaglia d’Oro a lui concessa per il suo eroico comportamento è la prima onoreficenza di tale importanza riconosciuta ad un militare dell’Arma. La vicenda si è svolta in Savoia, allora parte dello Stato Sabaudo, dove Giovanni Battista Scapaccino prestava servizio alla Stazione Carabinieri di Les Échelles. Nella notte del 3 febbraio 1834, al rientro presso il suo comando, il militare era stato fermato da un posto di blocco organizzato da fuoriusciti mazziniani che avevano occupato il paese nel corso di un tentativo di invasione del Regno di Sardegna. Il Carabiniere, non aveva accettato di aderire alla rivolta, ma aveva opposto resistenza ai rivoltosi, giunti in gran numero ad accerchiarlo e, cercando di fuggire, al grido di “Viva il Re” era caduto sotto i colpi di fucile degli invasori. Il comportamento esemplare di Scapaccino fu messo all’Ordine del Giorno dell’Esercito dal Ministro della guerra e il Re Carlo Alberto volle decorarlo con la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria con la seguente motivazione:

«Per aver preferito farsi uccidere dai fuorusciti nelle mani dei quali era caduto piuttosto che gridare “viva la Repubblica”, cui volevano costringerlo, gridando invece “viva il Re”. Pont des Echelles (Savoia), 3 febbraio 1834

A sottolineare l’importanza della figura del Carabiniere Giovanni Battista Scapaccino, nel 1928, il suo paese natale, fino ad allora denominato Incisa Belbo, divenne, in suo onore, Incisa Scapaccino. Nel 2015 gli è stata intitolata la caserma di Asti sede del Comando Provinciale.

Nel corso della cerimonia, caratterizzata dalla folta partecipazione delle scolaresche e dei cittadini, il Sindaco, nel suo intervento, ha ringraziato tutti i partecipanti ed in particolare l’Arma dei Carabinieri di cui faceva parte l’illustre concittadino, il Professor Marco Pavese ha delineato l’eroica figura del militare approfondendo il contesto storico in cui è maturato l’episodio d’armi. Il Generale Di Stasio, rivolgendosi in special modo ai numerosi bambini presenti, ricordando l’importanza di celebrare i gesti eroici compiuti nel passato per costruire un futuro migliore, ha sottolineato l’importanza di saper sognare e di avere il coraggio di realizzare i propri sogni e che si può essere eroi anche senza vestire un’uniforme.