Ieri, l’imprenditore astigiano Luciano Grasso, 50 anni, in carcere dal luglio scorso con l’accusa di truffa ai danni dello Stato, false fatture e maxi evasione fiscale ha ottenuto gli arresti domiciliari. Grasso, titolare di un’impresa di trasporti su  gomma, era stato arrestato a seguito di una indagine della guardia di finanza. Le fiamme gialle avevano ipotizzato la presenza di fondi neri creati attraverso false fatture per un valore di 25 milioni di euro, fatture emesse a fronte di trasporti merci mai effettuati.
La decisione della Procura della Repubblica, su richiesta della difesa rappresentata dall’avvocato Aldo Mirate, è motivata dal fatto  che l’imprenditore, dopo un paio di mesi  di carcere  ha deciso di collaborare con la giustiazia facendo rientrare in Italia da Montecarlo parte dei capitali esportati illegalmente.
Ora, l’iter per il processo penale è facilitato e probabilmente sarà celebrato entro fine anno.