Parla anche un po’ astigiano l’operazione “Zero Assoluto” portata a termine dalla guardia di finanza di Torino. Tra le persone coinvolte ci sarebbero anche alcuni professionisti astigiani, assieme a persone di Torino, Ascoli, Pisa, Roma, Napoli, Legge e Agrigento che in violazione dei proprio doveri professionali, falsamente asseveravano le dichiarazioni fiscali di alcune società, ovvero, come spiegano gli investigatori, effettuavano in prima persona falsi versamenti di imposta.
Nell’indagine coordinate dalla Procura di Torino, i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino hanno sequestrato 52 milioni di euro nei confronti di 30 persone e 19 società per i reati di dichiarazione fraudolenta e indebita compensazione di crediti fiscali inesistenti.
Gli accertamenti hanno permesso di ricostruire un articolato sistema di frode che vedeva coinvolta, secondo gli investigatori, una vasta rete di imprese, di cui alcune società “cartiere”, sprovviste di mezzi di produzione e formalmente intestate, per lo più, a prestanome nullatenenti con la sola funzione di documentare operazioni mai avvenute.
“l meccanismo prevedeva la precostituzione di crediti d’imposta, risultati poi inesistenti, che, attraverso il fraudolento ricorso agli istituti dell’accollo del debito tributario o della cessione del credito, sono stati quindi venduti, a circa il 35% dell’importo compensato, a soggetti terzi, in modo da consentirne la compensazione con reali debiti tributari, beneficiando così di un indebito risparmio delle imposte dovute, in molti casi “azzerando” completamente le proprie posizioni debitorie nei confronti dell’Erario”, spiegano dalla guardia di finanza.
Tra i beni sequestrati 570 conti correnti, 37 immobili (tra cui una villa nel Caanavese) e 44 veicoli compresa una Ferrari 599 Gto.