Era da circa cinque mesi che non si avevano notizie di Gianni Schillaci, il giovane astigiano evaso dal carcere nel luglio scorso. Ma la sua latitanza è terminata qualche giorno fa grazie alla costanza dei carabinieri del comando provinciale. Dal momento in cui Giannino, 28 anni, ben noto alle forze dell’ordine, era riuscito a far perdere le proprie tracce simulando un malore e scappando dall’ospedale Le Molinette di Torino, gli inquirenti hanno lavorato su ogni fronte per rintracciarlo e riportarlo in carcere. Indagini meticolose che hanno dato i frutti sperati. Sarebbe stata proprio un’imprudenza del ragazzo a mettere i carabinieri sulle sue tracce. Il giovane infatti si sarebbe presentato nella filiale della Cassa di Risparmio di Asti con sede a Refrancore oltre l’orario di chiusura cercando di farsi aprire. I dipendenti dell’istituto di credito, però, insospettiti dallo sconosciuoto avrebbero allertato i carabinieri, annotandosi il numero di targa della vettura e mettendolo in fuga. Sarebbero stati proprio i filmati delle telecamere di sorveglianza a mettere i carabinieri sulla pista giusta. Secondo gli investigatori quel giovane sarebbe stato proprio Schillaci e l’auto usata per raggiungere la banca avrebbe confermato questa ipotesi. L’auto è stata infatti individuata vicino a un alloggio nel centro di Nizza, dove secondo i carabinieri Schillaci si nascondeva. Così sono scattati i controlli. Ma non sarebbe stato semplice scovare Giannino. La sua convivente, infatti, avrebbe cercato di sviare gli inquirenti sdraiandosi sul letto sotto il quale il ragazzo avrebbe provato a sfuggire alle ricerche. Invano. I carabinieri infatti lo hanno individuato, riportandolo in carcere dove deve scontare ancora 8 anni di reclusione, cumulo di pene per una serie di reati. Nell’appartamento gli inquirenti avrebbero recuperato anche una pistola giocattolo senza tappo rosso, perfetta riproduzione di una Walter Ppk, munizioni, un passamontagna, una maschera di gomma e alcuni documenti d’identità falsi.
Il giovane negherebbe però di essere andato a Refrancore.