Nella mattinata odierna, presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Asti, il Comandante Tenente Colonnello Paolo Lando ha incontrato i rappresentanti degli organi stampa astigiani.

L’approssimarsi della fine dell’anno ha fornito l’occasione per fare un bilancio dell’attività svolta e illustrare i risultati conseguiti nel 2022 in Provincia di Asti.

Nel periodo appena trascorso nell’astigiano, come nel resto del territorio Nazionale, si sono ancora avvertiti gli effetti della pandemia da COVID-19, la quale, anche se in fase calante, ha ancora fortemente condizionato la vita della Provincia determinando l’adeguamento dei servizi dell’Arma astigiana per far fronte alla grave situazione sociale ed economica determinata dalla diffusione del virus. I Carabinieri del Comando Provinciale hanno continuato ad operare con energia senza mai perdere di vista la missione istituzionale di presidio della legalità del territorio prodigandosi anche nell’interesse della tutela della salute collettiva e continuando ad essere vicini alla popolazione, in particolare fornendo sostegno agli anziani e alle famiglie in stato di bisogno economico.

Costante è stata la presenza dell’Arma tra la popolazione nelle situazioni rilevanti per l’ordine e la sicurezza pubblica quali cerimonie, feste e fiere, e in tutti gli eventi che hanno interessato il territorio astigiano.

In generale, l’attività dei Carabinieri nel corso del 2022 è stata improntata alla ricerca della massima aderenza alle esigenze del territorio astigiano caratterizzato, se si esclude il capoluogo, da una dispersione della popolazione in piccoli centri e in aree rurali. Particolare attenzione è stata dedicata alla massima proiezione esterna dei reparti nelle attività preventive, curando specialmente le aree più esposte ed isolate al fine di dare una pronta risposta alle aspettative dei cittadini. Ciò è stato possibile grazie all’arrivo nell’agosto scorso, di 41 nuove unità, 2 Marescialli e 39 Carabinieri, tutti destinati ai vari Comandi di base dell’astigiano, rinforzi che hanno permesso di colmare le vacanze organiche che si erano create nei passati anni.

Grande attenzione è stata riservata alle fascie più fragili della popolazione in particolare agli anziani ed alle vittime della violenza di genere. Nel primo caso il Comando Provinciale di Asti si è attivato sia in via preventiva sia in quella repressiva. Sono stati promossi, anche con il concorso delle Amministrazioni locali, incontri con gli anziani allo scopo di metterli in guardia nei confronti di chi, fingendosi tecnico del gas o dell’acquedotto, o infermiere dell’Asl o anche componente delle Forze di Polizia, si introduce in casa con l’inganno e ruba i preziosi ed i risparmi delle ignare vittime. In tutto il territorio provinciale, negli ultimo 3 mesi, si sono svolti, presso i saloni parrocchiali o nelle aree di aggregazione dei comuni, 65 incontri tra la popolazione, maggiormente esposta per l’età, e il personale delle Stazioni Carabinieri, allo scopo di fornire alle potenziali vittime i riferimenti dei militari del territorio e gli strumenti per tutelarsi dagli autori di questi reati così odiosi, incontri che hanno registrato una ottima partecipazione con oltre 1500  presenze. A questi si sono affinacati servizi dedicati “cascina per cascina” cercando di ampliare l’effetto della particolare attività preventiva, nell’ottica di raggiungere anche tutte quelle persone che, impossibilitate a raggiungere le sedi degli incontri, hanno potuto comunque essere sensibilizzati sulle modalità da adottare in simili situazioni.  

Sul piano delle indagini è stato dato massimo impulso all’individazione ed alla caratterizzazione del modus operandi dei truffatori e degli elementi investigativi comuni anche interfacciandosi e confrontandosi con i Comandi Provinciali vicini.

L’attività preventiva e quella di indagine hanno permesso di cominciare ad ottenere, negli ultimi mesi, alcuni risultati come l’arresto, in esecuzione di cumulo di pene, di una truffatrice astigiana specializzata nelle finte vendite di immobili o finti contratti d’affitto per cui l’arrestata, approfittando spesso dallo stato di bisogno o dell’ingenuità delle vittime, si faceva consegnare ingenti somme di denaro a titolo di anticipo o mediazione per unità immobiliari di cui non aveva alcuna disponibilità.

Altro risultato nel campo delle truffe è stata l’individuazione e la denuncia dell’autore di diversi raggiri con la modalità della “tecnica dello specchietto”, eventi in cui il soggetto, un “trasfertista” provenente dal Sud Italia, simulava il danneggiamento dello specchietto della propria auto da parte di un incolpevole automobilista facendosi consegnare alcune centinaia di euro per risolvere la cosa senza attivare gli ordinari canali assiurativi. 

Per quanto riguarda il fenomeno della violenza di genere, costantemente elevato è stato l’impegno sia nell’attività di prevenzione che in quella di repressione delle diverse fattispecie di reati in cui si declina la violenza nei confronti dei soggetti più deboli.

L’Arma è intervenuta nel settore dei maltrattamenti in famiglia e negli atti persecutori, attivandosi fin da subito al presentarsi delle prime manifestazioni di queste condotte. A questo scopo, per mettere maggiormente a proprio agio, durante le audizioni protette, sia le vittime di violenza che i figli minori che spesso le accompagnano, è stata potenziata e arricchita di ulteriori dotazioni l’area denominata “una stanza tutta per se”, zona che, all’interno della Caserma di Asti, cerca di ricreare il calore e la tranquillità tipicamente presenti in una casa, nonché con la distribuzione a tutti i Comandi Stazione del “kit della dignità”. Tale dispositivo, predisposto e finanziato dal Centro “Orecchio di Venere” della Croce Rossa del Comitato di Asti, in accordo con il Comando Provinciale, contiene generi per l’igiene e capi di abbigliamento da impiegare per le prime necessità delle vittime di violenza sempre con lo scopo di aiutarle nell’immediatezza dei fatti.

Nel complesso gli episodi “codice rosso”, avvenuti nel 2022 sono distribuiti in modo pressochè uniforme fra le tre Compagnie astigiane e consistono in prevalenza in maltrattamenti nell’ambito familiare e minacce. Si richiamano due casi in cui l’intervento dei Carabinieri, in accordo con la magistratura astigiana, è stato tempestivo e determinante, ovvero l’arresto di un villanovese per ripetuti maltrattamenti nei confronti della sorella convivente e l’arresto di un canellese per aver violato il divieto di avvicinamento ai familiari, emesso a seguito di ripetute violenze che avevano minato l’integrità e la serenità familiare.   

Degni di menzione alcuni risultati raggiunti dai Carabinieri nell’anno appena trascorso, frutto di indagini complesse e protrattesi nel tempo oppure esemplificativi della pronta reazione a fronte di fatti violenti che hanno destato la preoccupazione nell’opinione pubblica.

A questo proposito in aprile, i Carabinieri della Compagnia di Asti hanno ricostruito le circostanze che hanno portato all’accoltellamento di due giovani in Piazza Alfieri, nel gennaio appena trascorso, arrestando il presunto autore della coltellata che aveva ferito gravemente una delle due vittime e denunciando gli altri tre compartecipi all’aggressione. Esito positivo hanno avuto le indagini concluse dal Nucleo Investigativo ad agosto con l’arresto in esecuzione di ordinanza cautelare del presunto autore di un accoltellamento, avvenuto a luglio nel quartiere Praia, in cui la vittima, a seguito di un violento fendente al volto, ha riportato una ferita tanto profonda da causagli il distacco del naso quasi per intero oltre alla lesione della parte superiore del labro e della guancia sinistra.

Ad ottobre, l’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Villanova D’Asti a seguito di una rapina in banca a Castelnuovo Don Bosco, ha permesso, a pochi minuti dalla ricezione dell’allarme, di bloccare traendolo in arresto il rapinatore a poche centinaia di metri dall’istituto di credito.

In novembre i Carabinieri della Compagnia di Canelli hanno denunciato 8 giovani nicesi, i quali a settembre scorso, avevano partecipato ad una violenta rissa nelle ore notturne a Nizza Monferrato, fatti che avevano destato forte scalpore e preoccupazione tra la popolazione anche in considerazione dei numerosi filmati circolati e diventati virali sui social ritraenti le fasi più concitate del violento scontro.  

Oltre alle attività investigative, sopra richiamate e dirette a far fronte, nell’immediatezza, ad eventi delittuosi che si sono verificati in Provincia, l’Arma astigiana ha svolto di iniziativa numerose indagini, delle quali se ne vogliono ricordare alcune che, per la loro complessità, hanno avuto ampio eco nell’opinione pubblica.

Assai articolata è stata l’attività di indagine svolta dal Nucleo Investigativo di Asti che a fine febbraio è riuscita a delineare un’associazione di soggetti, alcuni dei quali legati a famiglie sinti, finalizzata al riciclaggio in Svizzera di ingenti quantità di preziosi in oro provenienti da furti e truffe commessi in tutto il Nord Italia. L’attività ha permesso di arrestare, in Italia e nella Confederazione Elvetica, 9 persone, gravemente indiziate dei reati di ricettazione e riciclaggio, destinatarie di provvedimenti cautelari e sequestrare più di 37 chili di oro di illecita provenienza, 1.000.000 di euro in contanti, 15 pistole e relativo munizionamento. L’indagine, caratterizzata da un efficace uso degli strumenti di cooperazione internazionale con la con la Polizia Cantonale del Ticino, mediante lo svolgimento di servizi di osservazione congiunta e l’esecuzione di provvedimenti all’estero, ha permesso, a cominciare da luglio, di restituire a più di 50 vittime di altrettanti furti e truffe numerosi oggetti preziosi recuperati e l’attività di ricerca, riconoscimento e riconsegna continua tutt’ora.

Altro risultato investigativo assai qualificante, è stato raggiunto a novembre con l’arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare dell’autore di un’efferata rapina in villa commessa a Castagnito nel 2018. Le indagini del Nucleo Investigativo, protrattesi nel tempo, sono ancora in corso allo scopo di assicurare alla Giustizia i complici dell’arrestato.   

Ampia è stata la collaborazione dei Carabinieri astigiani con i Reparti Speciali dell’Arma, collaborazione che ha permesso di sfruttare le specifiche professionalità dei militari del NAS o del Nucleo Ispettorato del Lavoro sia nel settore della prevenzione alla diffusione della pandemia da COVID-19, sia nell’organizzazione di mirate campagne di controlli su temi come sicurezza sui luoghi di lavoro, impiego regolare della manodopera nelle campagne in occasione della vendemmia, trasporto e corretto smaltimento dei rifiuti. Considerate la vocazione agricola e le caratteristiche ambientali specifiche di larghe aree della Provincia, la cooperazione tra militari delle Stazioni territoriali e i Carabinieri Forestali del Gruppo di Asti è stata quotidiana, basti pensare ai numerosi interventi a tutela del territorio e degli animali, anche domestici, che si sono susseguiti nel corso dell’anno appena trascorso.

Nel sottolineare l’ottimo livello di collaborazione dei vari Comandi dell’Arma astigiana con le istituzioni del territorio, collaborazione che in tante occasioni è stata essenziale per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica e rendere ancora più efficace la vicinanza dei Carabinieri alla popolazione, si ricordano due episodi che hanno visto i Carabinieri particolarmente impegnati, unitamente alle altre Forze di Polizia e sotto la direzione di Sua Eccellenza il Prefetto, nel territorio della Provincia:

  • nell’ottobre scorso ad Asti e Isola D’Asti si è svolta l’esercitazione di Protezione Civile, in cui è stato coinvolto il Reparto Soccorso dell’Arma. In tale evento simulato, l’esondazione del fiume Tanaro, accanto alle altre Forze dell’Ordine e della Protezione Civile, sono intervenuti circa 100 Carabinieri provenienti oltre che dal Provinciale di Asti anche dai Comandi di tutto il Piemonte e dai comparti di specialità, i partecipanti si sono addestrati ad operare congiuntamente in una situazione di forte criticità per il territorio quale era appunto quella ipotizzata;    
  • la visita di Papa Francesco ad Asti nel novembre scorso, evento che ha comportato, nei soli tre giorni dello svolgimento della visita, l’impiego di 235 militari in concorso con le altre Forze dell’Ordine per la sicurezza del Santo Padre.

Non meno importante è stata la ricerca di Pinocchio nei giorni precedenti al Natale, in cui, al di là dello scherzo, i Carabinieri in grande uniforme ridotta hanno pattugliato i centri storici dei principali centri astigiani contribuendo alla sicurezza delle numerosissime persone presenti anche contribuendo a creare il festoso clima natalizio.  

Accanto all’attività di prevenzione e repressione dei reati, il Comando Provinciale di Asti anche quest’anno ha dedicato grande attenzione a mantenere viva la memoria dei Carabinieri astigiani che, silenziosamente, hanno sacrificato la loro vita per il bene comune o che, nel loro operato, hanno dimostrato un altissimo senso del dovere e grande altruismo.

Si richiama l’intitolazione della Caserma di Cocconato all’Appuntato Luigi Perotto, Carabiniere astigiano decorato con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare per il suo eroico comportamento nella Prima Guerra Mondiale, l’annuale commemorazione a San Damiano D’Asti del Carabiniere Scelto Fernando Stefanizzi, decorato con Medaglia d’Oro al Valor Militare, caduto in servizio mentre portava soccorso al suo superiore preso in ostaggio nel corso di una rapina all’ufficio postale di quel centro e la collocazione di una targa commemorativa nel “Giardino dei Giusti” di Nizza Monferrato a ricordo di quattro Carabinieri insigniti dell’onoreficenza “Giusto tra le Nazioni”.

Si è celebrata, poi, la “Giornata del ricordo dei Caduti nelle missioni internazionali di Pace” in cui si commemorano i militari italiani caduti in operazioni all’estero. Per i Carabinieri astigiani è un momento particolarmente sentito, in quest’occasione si ricorda il Sottotenente dei Carabinieri Giovanni Cavallaro, astigiano, caduto il 12 novembre 2003, mentre era in Iraq come Comandante di plotone nell’ambito della missione militare di pace “Antica Babilonia”, in seguito all’attentato alla base italiana “Maestrale” a Nassiriya, di cui il prossimo anno ricorrerà il ventennale.