Si sono tenute nelle giornate di martedì 14, mercoledì 15 e giovedì 16 dicembre, presso il Palazzo del Governo, presiedute dal Prefetto Alfonso Terribile e dal Viceprefetto Vicario Arnaldo Agresta, tre riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, alle quali hanno partecipato il Presidente della Provincia, il Sindaco di Asti, il Questore ed i Comandanti Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, ovvero loro delegati.
Nel corso delle sedute sono state approvate le proposte progettuali dei 52 Comuni della Provincia che hanno avanzato, entro il termine del 10 dicembre 2021, istanza di accesso alle risorse di cui all’art. 5 del decreto legge 14/2017, che ha previsto un impegno di spesa per l’anno 2021 di 27 milioni di euro per l’installazione e/o il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza nelle aree dei rispettivi territori maggiormente interessate da situazioni di degrado e di illegalità, per un totale di oltre 800 nuove telecamere, che andrebbero ad aggiungersi alle oltre 1.200 già attive sul territorio provinciale.

Nel complesso, 41 Comuni hanno riproposto i progetti presentati per l’analogo bando del 2020, poiché non risultati tra i destinatari dei contributi, mentre 11, che non avevano partecipato lo scorso anno al bando, hanno sottoscritto insieme al Prefetto un nuovo “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana”, con cui si sono impegnati ad adottare strategie congiunte volte a migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e a contrastare ogni forma di illegalità, anche tramite l’installazione di sistemi di videosorveglianza, che continuano a rappresentare uno degli strumenti privilegiati per la prevenzione il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria.
I Comuni interessati ad ottenere i citati fondi, per cui è prevista una quota di cofinanziamento, sono, oltre al Comune Capoluogo, quelli di Antignano, Belveglio, Bubbio, Canelli, Casorzo, Cassinasco, Castel Boglione, Castel Rocchero, Castell’Alfero, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Don Bosco, Cinaglio, Cisterna d’Asti, Coazzolo, Corsione, Costigliole d’Asti, Cunico, Dusino San Michele, Frinco, Incisa Scapaccino, Isola d’Asti, Loazzolo, Moasca, Mombaruzzo, Monale, Moncalvo, Moncucco Torinese, Montabone, Montafia, Montaldo Scarampi, Montechiaro d’Asti, Montiglio Monferrato, Nizza Monferrato, Piea, Portacomaro, Refrancore, Revigliasco d’Asti, Rocca d’Arazzo, San Martino Alfieri, San Paolo Solbrito, Serole, Sessame, Tigliole, Tonengo, Valfenera, Viale, Vigliano d’Asti, Villa San Secondo, Villafranca d’Asti, Villanova d’Asti e Vinchio.
Il Comitato Provinciale, dando atto che 72 Comuni della provincia hanno già ottenuto, negli anni 2018 e 2020, fondi per il finanziamento di sistemi di videosorveglianza, si è pronunciato favorevolmente per tutti i progetti proposti, auspicando l’utile collocazione in graduatoria, ai fini della successiva ripartizione delle risorse.
A margine delle citate riunioni è stato affrontato il tema delle misure di sicurezza da attuarsi in occasione delle imminenti Festività natalizie e di fine anno anche in relazione alla necessità di garantire il rispetto delle misure di contenimento della diffusione dell’epidemia, previste dai recenti provvedimenti governativi che vedono fortemente impegnate le Forze di Polizia con il concorso delle Polizie Municipali, sulla base della Pianificazione all’uopo predisposta in ciascuna Provincia. Al riguardo, è stata sottolineata l’opportunità di valutare con attenzione l’organizzazione di manifestazioni o festeggiamenti per il prossimo Capodanno, al fine di evitare ogni tipo di assembramento suscettibile di compromettere la tutela della salute pubblica.

Nella mattinata odierna, presso il Palazzo del Governo, è stato altresì sottoscritto dal Prefetto Alfonso Terribile, dal Direttore della sede I.N.P.S. di Asti, dai Sindaci di Moasca e Nizza Monferrato, dai Segretari Generali della CISL e della FAI/CISL e dal Direttore della CIA, l’Addendum al Protocollo di intesa per la promozione del lavoro regolare in agricoltura e per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro stagionale nella provincia di Asti, stipulato il 24 luglio 2020.
Sulla scia dei postivi risultati conseguiti e al fine di promuovere ulteriormente le sinergie attivate con la stipula dell’atto pattizio del 2020, il Prefetto Alfonso Terribile ha invitato le Parti a rinnovare gli impegni già assunti nel delicato settore del contrasto al fenomeno dello sfruttamento del lavoro in agricoltura, proponendo di prorogare la validità dell’intesa e di integrarne i contenuti con l’adesione alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità.
Con la sottoscrizione dell’Addendum è stato quindi conferito nuovo impulso al Protocollo del 2020, mediante l’istituzione della Sezione territoriale del Lavoro di Qualità presso la provincia di Asti, articolazione periferica della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, operante presso l’I.N.P.S., alla quale potranno partecipare le imprese agricole in grado di offrire determinate garanzie di affidabilità.
La nascita di tale Organismo, di cui fanno parte soggetti a vario titolo coinvolti nel comparto specifico del lavoro in agricoltura, mira a creare un tessuto di aziende agricole serie e professionali, mediante la promozione di iniziative che, anche attraverso l’utilizzo di strumenti premianti, possano favorire le imprese che garantiscono il pieno rispetto dei contratti di settore e delle norme di sicurezza sul lavoro.
Nello specifico, l’attività della neo-istituita Sezione è finalizzata alla promozione, a livello locale, di iniziative in materia di politiche attive del lavoro, contrasto al lavoro sommerso e all’evasione contributiva, organizzazione e gestione dei flussi di manodopera stagionale ed assistenza dei lavoratori stranieri immigrati.
In ragione della natura e delle specifiche funzioni facenti capo all’Organismo, le Parti hanno concordato di affidarne la presidenza al Direttore della sede I.N.P.S. di Asti.
Nell’occasione, grande soddisfazione è stata espressa dal Prefetto e dal Direttore della sede I.N.P.S. di Asti, Fiorenzo Prato, convinti che la nascita del nuovo Organismo, a suggello del rinnovo degli impegni già assunti dalle Parti ed a corollario delle iniziative sviluppate lungo il percorso avviato, possa apportare un ulteriore contributo nella delicata materia, rafforzando ulteriormente le sinergie già attive in un’ottica di prevenzione e di promozione della diffusione della cultura della legalità.
L’Addendum ha già registrato l’adesione, che verrà formalizzata nei prossimi giorni, degli Assessorati all’Agricoltura e all’Istruzione e al Lavoro della Regione Piemonte, dell’Agenzia Piemonte Lavoro/Centro per l’Impiego di Asti, dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Alessandria-Asti, dell’ASL-AT, dell’Ente bilaterale E.B.A.T.A. di Asti, delle Organizzazioni sindacali territoriali CGIL e UIL e di categoria FLAI-CGIL e UILA-UIL nonché delle associazioni di categoria territoriali Coldiretti, Agricoltura Asti e Confcooperative, del Consorzio C.I.S.A. – Asti Sud, delle Caritas diocesane di Asti e di Canelli e del Consorzio Astigiano COAS. Sottoscriveranno altresì l’accordo i Sindaci di Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Loazzolo e San Marzano Oliveto.