Nella notte i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alba, in collaborazione con i loro colleghi di Asti hanno arrestato in flagranza di reato 3 giovani sorpresi mentre cercavano di commettere un furto all’interno di un capannone industriale nella zona di viale Don Bianco. Gli inquirenti, da qualche tempo, erano sulle tracce di un gruppo di pregiudicati astigiani sospetti di aver commesso alcuni colpi ai danni di aziende e cantieri edili dell’Albese e del Roero. Ieri sera i militari hanno iniziato a seguire le mosse dei tre sospettati i quali, dopo essersi incontrati in un bar del centro di Asti, sono saliti a bordo di un furgone Renault e si sono diretti verso il cimitero. A quel punto i tre, senza accorgersi di essere pedinati a distanza, hanno rotto il lucchetto del cancello d’ingresso da cui si accede ad un grosso capannone di proprietà di una nota ditta astigiana operante nel settore dell’impiantistica per l’edilizia che viene usato come deposito di materiale, sono entrati all’interno ed hanno caricato sul mezzo 130 radiatori in ghisa per termosifoni ed alcuni condizionatori d’aria. Sono poi usciti all’esterno del capannone chiudendosi alle spalle regolarmente il cancello con un nuovo lucchetto e tenendosi le chiavi probabilmente perché sarebbero poi tornati a fare un altro “carico” durante la notte. Non immaginavano però che, sulle loro tracce, c’erano i carabinieiri che li hanno bloccati e arrestati. Nei guai sono finiti due fratelli astigiani di 24 e 19 anni e un marocchino di 29 anni. Come se non bastasse è emerso che il furgone era guidato da uno dei giovani che però non ha mai conseguito la patente. La refurtiva del valore di oltre 8 mila euro, è stata invece restituita al titolare dell’azienda.