I dati comparsi sugli organi di informazione confermano che è fortemente diminuito il numero dei feriti per i botti di capodanno, passati dai 253 del 2015 ai 190 del 2016, su tutto il territorio nazionale. Si tratta di un calo continuo da alcuni anni a questa parte. L’anno nero è stato il capodanno 2012, durante il quale si contarono 2 morti e 561 feriti. Dal capodanno successivo, quello dl 2013, molti sindaci hanno cominciato a insistere sulle ordinanze di divieto con campagne di informazione: “anch’io al mio primo capodanno da sindaco ho iniziato con le attività di sensibilizzazione verso la cittadinanza e con la richiesta alle forze dell’ordine di prestare attenzione al rispetto dell’ordinanza; azioni ripetute fino ad oggi, ogni mese di dicembre”. I risultati si sono visti già al capodanno 2013: non si sono più registrati morti e i feriti sono scesi a 361, ancora calati a 350 nel 2014 e poi, come già detto, a 253 nel 2015 e 190 nel 2016. “È la prova che con un po’ di pazienza le campagne di informazione e il controllo funzionano: ringrazio quindi le forze di Polizia, locale e statali, che nei giorni precedenti il capodanno hanno anche effettuato attività ispezioni in numerosi esercizi commerciali, e gli organi di informazione che hanno dato spazio alla campagna informativa, ma soprattutto i cittadini astigiani che di anno in anno si stanno dimostrando più sensibili e stanno sempre abbandonando questo modo pericoloso di salutare il nuovo anno” dichiara il sindaco Brignolo. Quest’anno la campagna informativa del Comune è stata condotta con l’Apri, l’Associazione pro Retinopatici e Ipovedenti, coordinata nella nostra provincià da Renata Sorba.