Oggi, al tribunale di Asti, gli avvocati Enrico Scolari di Ivrea e Giuseppe Marazzita di Roma cercheranno di smontare il castello di accuse formulate dal pubblico ministero Laura Deodato nella precedente udienza contro Michele Buoninconti il pompiere accusato di avere ucciso la moglie Elena Ceste. Per l’accusa l’uomo avrebbe strangolato Elena e poi ne avrebbe occultato il cadavere in un rio poco distante dalla loro abitazione in frazione Motta di Costigliole. La pena richiesta dall’accusa è di 30 anni di reclusione. La difesa, per avere l’assoluzione dovrà dimostrare che Elena si è suicidata, in una freddissima mattinata di gennaio, lasciando nuda la sua casa per morire assiderata nel rio. Il giudice Roberto Amerio leggerà la sentenza il 4 novembre prossimo dopo le repliche dell’accusa e della difesa.