La guardia di finanza di Asti, in concomitanza con l’inizio della vendemmia di uva moscato, ha avviato l’attività di contrasto al lavoro “nero” in provincia.
Il primo controllo, effettuato a Cassinasco, ha permesso di scoprire cinque lavoratori macedoni irregolarmente impiegati nei vigneti da parte dell’impresa incaricata di fornire le maestranze ad un’azienda agricola.
Per tre degli stranieri, muniti di visto turistico di ingresso nella Unione Europea rilasciato dalla Slovenia, è stato fatto obbligo di presentarsi in questura per regolarizzare la propria posizione ai sensi della disciplina sui soggiorni di breve durata. Gli interventi delle fiamme gialle sono finalizzati a reprimere ogni forma di illegalità  nel settore nonché valutare le eventuali condizioni previste dal nuovo reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, recentemente introdotto nel codice penale.