La maggior parte dei lavoratori dei night club di Asti non è regolare. Lo ha scoperto la guardia di finanza che ha eseguito una serie di verifiche nei tre locali notturni cittadini identificando 58 lavoratori, 41 dei quali risultati “in nero”. Si tratta quasi esclusivamente di giovani ucraine (39) arrivate in Italia con visti turistici o di studio che venivano impiegati nei night come accompagnatrici. I tre amministratori degli esercizi commerciali sono stati denunciati per utilizzo di manodopera clandestina. Le ragazze venivano pagate attraverso le consumazioni dei clienti. Un cocktail equivaleva a 20 minuti in compagnia della ballerina, ma con una bottiglia di champagne da 300 euro il cliente “si comprava” la serata. Le indagini proseguono. “La piena consapevolezza che gli affetti distorsivi del lavoro nero ci spinge a mantenere alta l’azione di contrasto. Lo sfruttamento dei lavoratori in nero infatti oltre a danneggiare il lavoratore stesso altera le regole di mercato creando un illecito vantaggio a chi non è in regola” ha invece precisato il comandante provinciale Michele Vendola.