Ieri, al Tribunale di Asti, marito e moglie sessantenni pensionati sono stati iscritti nel  registro degli indagati. L’accusa: coltivazione di stupefacenti a fine di spaccio. Il lato più curioso della vicenda sta nel fatto che la coppia, abitante a Cornegliano d’Alba, da tempo coltivava marijuana per uso personale e anche per la vendita ad amici.   Qualche giorno fa la donna pentita del suo modo di vivere è andata dai carabinieri   consegnando tre chili e mezzo di  marijuana e un centinaio di euro frutto delle   ultime vendite di droga effettuate dal marito. “Sono pentita – ha detto la pensionata –   ecco la droga e il denaro”.  Al processo il giudice potrebbe valutare positivamente la   buona volontà, l’età e il pentimento.