L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 39.721 (+768 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: Alessandria 4319, Asti 2111, Biella 1223, Cuneo 4545, Novara 3357, Torino 20.745, Vercelli 1712, Verbano-Cusio-Ossola 1266, extraregione 250, oltre a 193 in fase di definizione.

I decessi sono 4678 . Sono 49 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 10 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 4678 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 728 Alessandria, 286 Asti, 244 Biella, 469 Cuneo, 455 Novara, 2057 Torino, 248 Vercelli, 141 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 50 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

La situazione dei contagi. I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 100.655 (+2876 rispetto a ieri, di cui 1236 il 43% asintomatici). I casi sono così ripartiti: 1457 screening, 608 contatti di caso, 811 con indagine in corso; per ambito: 315 RSA/Strutture socio-assistenziali, 309 scolastico, 2252 popolazione generale.
La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 8773 Alessandria, 4660 Asti, 3227 Biella, 12.872 Cuneo, 7385 Novara, 55.690 Torino, 3677 Vercelli, 2652 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 645 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1074 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 312 (+8 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 4540 (+173 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 51.404.  I tamponi diagnostici finora processati sono 1.162.525 (+13.036 rispetto a ieri), di cui 634.454 risultati negativi.

Cirio: lavoriamo come sempre per far fronte all’emergenza. Ospite su RaiUno della trasmissione “Oggi è un altro giorno”, il presidente Alberto Cirio ha sostenuto che “stiamo lavorando con le misure che ci sono per fronteggiare questa emergenza con la prudenza e l’attenzione di sempre. Non ho mai contestato che il Piemonte fosse zona rossa. I dati li conosco, è la Regione che li fornisce in modo puntuale al Ministero della Salute. La considerazione è che i sacrifici importanti, come quelli che i piemontesi stanno facendo, bisogna farli rispetto a un quadro omogeneo. Il problema non è il Piemonte zona rossa, ma la colorazione dell’Italia venuta fuori dopo una riunione in Conferenza delle Regioni molto lunga, in cui si chiariva che il virus si sta diffondendo in modo omogeneo ovunque, sulla base della quale sembrava che il problema fosse solo nostro”.