Nella tarda serata di ieri i carabinieri della Compagnia di Canelli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dalla Procura della Repubblica di Alessandria nei confornti di un 35enne, celibe e disoccupato, residente in un piccolo comune del territorio canellese poiché ritenuto gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed uccisione di animale. Alcuni giorni prima, gli anziani genitori del ragazzo si erano rivolti ai Carabinieri chiedendo aiuto, poiché stanchi delle continue vessazioni e maltrattamenti a cui erano sottoposti da parte del figlio che sfociavano poi in violente e ripetute liti. In particolare, i due anziani coniugi hanno raccontato ai militari dell’Arma che al termine dell’ennesima furibonda lite, erano stati costretti, poiché fortemente impauriti, a passare la notte da alcuni parenti per poi rientrare in casa il giorno successivo. Al loro rientro però, la triste e macabra scoperta: il figlio, che si era nel frattempo reso irreperibile, approfittando della loro assenza, si era introdotto all’interno della loro abitazione ed aveva distrutto tutto quello che gli era capitato davanti – mobilio e suppelletili vari – dopodichè aveva rivolto la sua ira contro il piccolo ed indifeso animale domestico, un cane di razza meticcia di colore fulvo, ormai parte della famiglia da alcuni anni. Il cucciolo, dopo essere stato barbaramente ucciso con l’uso di un badile, è stato poi lasciato esanime sull’uscio di casa.
L’attività di indagine successiva condotta dai Carabinieri della Compagnia di Canelli consentiva di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti del giovane che confluivano in idonea richiesta di misura cautelare diretta all’A.G., la quale, condividendo gli elementi probatori raccolti, emetteva il relativo provvedimento.
Il giovane, rintracciato nella città di Asti, è stato poi tratto in arresto ed espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa di reclusione cittadina.